Home Attualità Commercio estero: Istat, in calo 2,4% export extra Ue a gennaio

Commercio estero: Istat, in calo 2,4% export extra Ue a gennaio

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Roma, 25 feb. (Labitalia) – ”A gennaio 2015 entrambi i flussi commerciali presentano una diminuzione rispetto al mese precedente, più marcata per le esportazioni (-2,4%) che per le importazioni (-0,4%)”. Lo rileva l’Istat. ”La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è imputabile, in misura maggiore, all’energia (-18,5%) e ai beni strumentali (-2,7%). Soltanto le vendite di prodotti intermedi (+0,4%) sono in lieve espansione”, continua la nota.
”Dal lato dell’import la flessione congiunturale è ascrivibile all’energia (-5,8%) e, in misura minore, ai beni strumentali (-3,2%). Al netto della componente energetica la dinamica è positiva (+1,6%) con una forte crescita dei prodotti intermedi (+5,5%)”, prosegue l’Istat.
“Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue è lievemente positiva (0,2%), con le vendite di energia (-19,8%) in forte calo -continua l’Istat-. Al netto della componente energetica, la crescita congiunturale dell’export nell’ultimo trimestre è più sostenuta (+1,4%) ed è trainata dalle vendite di beni di consumo (+3,8%) e di prodotti intermedi (+2,2%)”.
”Nello stesso periodo, la flessione congiunturale delle importazioni (-1,4%) è determinata dal forte calo dell’energia (-15,2%). Al netto dei prodotti energetici, si registra una rilevante espansione degli acquisti (+4,7%), particolarmente intensa per i beni di consumo (+5,5%) e i beni strumentali (+5,2%)”, prosegue la nota. ”Su base tendenziale, entrambi i flussi si confermano in diminuzione: più sostenuta per le importazioni (-8,5%) che per le esportazioni (-3,5%)”, prosegue l’Istat.
”A gennaio 2015 si rileva un deficit commerciale di 234 milioni, in forte contrazione rispetto a quello dello stesso mese dell’anno precedente (-938 milioni). Il surplus dell’interscambio di prodotti non energetici (+2,2 miliardi) è tuttavia inferiore a quello registrato a gennaio 2014 +3,1 miliardi)”, continua l’Istat.
”Nel mese di gennaio 2015 gli Stati Uniti rappresentano il mercato di sbocco più dinamico (+24,4%). Le vendite verso Russia (-36,7%), Mercosur (-24,0%), Asean (-12,8%) e Giappone (-12,7%) sono invece in marcata flessione. Le importazioni da Russia (-40,2%) e Opec (-23,3%) sono in rilevante calo; in controtendenza risultano gli acquisti da Stati Uniti (+15,6%) e Mercosur (+13,9%)”, conclude l’Istat.