Home Nazionale Crisi: Csc, in 2015 stop recessione e spinta del 2,1% sul Pil/Adnkronos

Crisi: Csc, in 2015 stop recessione e spinta del 2,1% sul Pil/Adnkronos

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Roma, 28 gen. (AdnKronos) – Alla fine, la luce in fondo al tunnel si intravede e il Pil 2015 potrebbe crescere ben più dello 0,5% previsto. Terminerà, infatti, la “lunga e profonda” recessione che ha piegato l’economia del Paese per anni e il combinato disposto tra crollo del prezzo del petrolio, svalutazione del cambio dell’euro, accelerazione del commercio mondiale, e il quantitative easing varato dalla Bce, determineranno una spinta per l’Italia pari al 2,1% del Pil quest’anno, e del 2,5% nel 2016. E’ il rapporto Congiuntura Flash del Centro Studi di Confindustria, a suonare il cessato allarme per l’economia italiana. “Il 2015 – si legge- si sta sempre più annunciando come l’anno spartiacque, perché termina la lunga e profonda recessione iniziata nel 2008 e tornano le variazioni positive per Pil e occupazione. Che probabilmente si riveleranno molto superiori alle previsioni correnti, anche a quelle più recenti”.
Un miglioramento “profondo” che si deve, dicono gli economisti di Viale dell’Astronomia, in parti molto disuguali, a tre ordini di fattori. Il primo, è dato dalla “combinazione molto favorevole di elementi esterni, una vera manna dal cielo: crollo del prezzo del petrolio, svalutazione del cambio dell’euro, accelerazione del commercio mondiale, diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine”. Sommando i loro effetti, pur sulla base di “ipotesi prudenti”, si arriva infatti, dice il Csc, “a una spinta per l’Italia pari al 2,1% del Pil nel 2015 e a un aggiuntivo 2,5% nel 2016”.