Home Nazionale Da rifiuto a installazione artistica, la seconda vita delle ‘cisternette’ /Foto

Da rifiuto a installazione artistica, la seconda vita delle ‘cisternette’ /Foto

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Roma, 20 mag. – (AdnKronos) – Da rifiuto a installazione artistica e scenografia suggestiva. Il riciclo sposa la moda e in occasione di Pitti Uomo edizione estate 2015, per l’area Urban Panorama, farà da quinta alla manifestazione. Come? Utilizzando le cisternette che ogni giorno trasportano in tutta Italia rifiuti alla stato liquido. Gabbie di acciaio e plastica bonificate tra Pisa e Firenze, negli impianti di Santa Croce sull’Arno e Castelfranco di Sotto di Waste Recycling, che tratta ogni anno oltre 400.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e non pericolosi, solidi e liquidi.
E proprio per il trattamento dei rifiuti allo stato liquido ogni settimana centinaia di cisterne entrano negli impianti: bonificate, impilate ed ancorate una sull’altra hanno dato vita, negli anni, alle installazioni che Waste Recycling firma con il suo marchio “Scart, Il lato bello e utile del rifiuto” e che saranno utilizzate a Pitti Uomo.
Il tema generale di questa edizione è il colore (“That’s Pitticolor”) e l’architetto Nicolò Bernardini ha sviluppato il suo progetto prendendo come elemento di base cento cisternette di Waste Recycling. Il tema del colore accoglierà i visitatori nelle numerose installazioni presenti in vari spazi dall’ingresso in Fureria, alle postazioni stampa, in Armeria, all’ingresso Guardia e nello spazio Belfiore.
Ma non è la prima volta che questi contenitori, nati e usati per i rifiuti, rivivono sotto forma artistica: sono stati usati per la realizzazione del box office del “Dramma popolare” di San Miniato e nella scenografia del Teatro del Silenzio di Lajatico 2014 dove Andrea Bocelli e Placido Domingo si sono esibiti la scorsa estate. (Foto)
“Queste cisterne sono ormai diventate un elemento di costruzione dove luci e colori danno vita a scenografie suggestive e coinvolgenti – dichiara il presidente di Waste Recycling, Maurizio Giani – Quando pensiamo ai rifiuti, vengono spesso in mente i materiali ingombranti, ma il mondo della produzione industriale è estremamente carico di rifiuti allo stato liquido in cui trattamento e la reimmissione nell’ambiente rappresentano un elemento imprescindibile per la tutela del pianeta”
Percolati di discarica, solventi, fosse settiche, emulsioni oleose, soluzioni saline o con tensioattivi, sono solo alcuni dei numerosi reflui che ogni giorno devono essere trattati per essere smaltiti e reinseriti nel ciclo naturale. Non è neanche la prima volta che Waste Recycling sposa la moda: ha infatti da poco lanciato un nuovo marchio “Best Recycling”, registrato in tutta la comunità Europea, per il settore fashion che certifica sotto la supervisione di Certiquality l’avvio a recupero del 100% degli scarti di lavorazione prodotti da chi realizza capi in pelle, in pellicceria, in tessuto, abiti, scarpe e accessori moda.