Roma, 30 set. (AdnKronos) – “Sull’Italia pende una mannaia che il governo non cancella avvicinandosi alla soglia deficit/Pil al 3% oppure con il gettito una tantum della procedura per il rientro dei capitali. Si tratta di oltre 70 miliardi di clausole di salvaguardia fino al 2019, un baratro su cui stanno accendendo una luce rossa molte istituzioni di controllo della spesa pubblica”. Lo denunciano i deputati M5S.
“Palazzo Chigi e Mef si stanno concentrando sul 2016 come fosse l’ultimo anno della storia dell’uomo – accusano i grillini – In realtà le clausole di salvaguardia si proiettano più avanti nel futuro, bloccano la nostra possibilità di usare il bilancio per sostenere l’economia. Nella nostra risoluzione al Def puntiamo invece a rimuovere in maniera definitiva le clausole inserite nell’ultima Stabilità grazie a misure di riqualificazione della spesa pubblica, misure dirette alla eliminazione a regime degli sprechi e delle rendite di posizione. Parliamo di pensioni d’oro e multipli incarichi, appalti gonfiati,duplicazioni di funzioni, burocratizzazione eccessiva e costosa delle istituzioni”.
“Il governo non sa tagliare la linfa che nutre i suoi parassiti e le sue clientele. Il M5S, che si prepara ad andare al governo – concludono i deputati Cinquestelle – è impegnato invece in una spending review che premia l’etica, la sostenibilità e la trasparenza delle decisioni politiche”.