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Generosità in corsia: donazione multiorgano di un 42enne deceduto per arresto cardiaco

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Generosità in corsia: donazione multiorgano di un 42enne deceduto per arresto cardiaco
Ospedale San Donato

I familiari di Edoardo Corvino autorizzano l’espianto. Reni e fegato a tre pazienti in lista di attesa da tempo

AREZZO – Quale atto di maggior generosità quando nel momento del più grande dolore, come la morte di un marito/figlio/padre di due ragazzi, i parenti decidono di donare i suoi organi per ridare speranza ad altre persone sconosciute.

E’ quanto accaduto ieri al San Donato di Arezzo.

Un uomo di 42 anni, Edoardo Corvino, nato a Figline Valdarno ma residente da anni a Terranuova Bracciolini, viene colpito da arresto cardiaco sabato scorso. Il cuore resta fermo per molti minuti. Troppi per non creare danni irreversibili al cervello.

L’uomo viene portato in rianimazione ad Arezzo, ma le condizioni non migliorano. Fin dal primo momento si è tentato di tutto, ma mentre gli altri organi hanno ripreso la loro funzione, il cervello non ha dato alcun segno di vita. Per tre giorni si sono tentate cure e manovre. Poi l’accertamento della morte e la riunione della apposita commissione che deve vigilare per ulteriori sei ore prima di procedere al cosiddetto “distacco delle macchine”.

Durante questi giorni di degenza i genitori di Edoardo Corvino, la moglie e i figli sono stati sempre vicino a lui e agli operatori della rianimazione del San Donato. E’ stata in questa fase, nella consapevolezza che la morte era orami prossima, che è scattata la decisione resa nota proprio agli operatori della rianimazione, di donare gli organi a chi potesse trovarne giovamento. Per questo è stata predisposta la consueta organizzazione di queste circostanze, con l’attivazione della equipe medica che a morte avvenuta avrebbe eseguito l’espianto e l’invio degli organi secondo le regole e i protocolli del centro nazionale trapianti, verso gli ospedali dove nel frattempo si predisponevano i tavoli operatori per il trapianto. Da Pisa è giunta l’equipe che ha prelevato fegato (andato proprio a Pisa) e i due reni (andati in Sicilia).

Il direttore della rianimazione di Arezzo, Marco Feri, a nome di tutto il personale del suo reparto, intende esprimere il cordoglio e il ringraziamento ai familiari di Edoardo Corvino.