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Grecia, risultati parziali: ‘no’ sopra il 60%

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Roma, 5 lug. (AdnKronos) – I risultati parziali del referendum in Grecia indicano che con il 16,85% dei voti scrutinati, il ‘no’ è al 60,34%, mentre il ‘sì’ è fermo al 39,66%.
L’affluenza è stata di circa il 65% degli aventi diritto al voto. Sono stati circa 10 milioni i cittadini chiamati a decidere sull’accordo del Paese con i propri creditori. I seggi si sono aperti alle 7 (le 6 in Italia) e si sono chiusi alle 19 (le 18 da noi). (Le foto di Atene il giorno del voto).
“Con questo risultato il primo ministro ha un mandato chiaro dal popolo greco”, ha detto il portavoce dell’esecutivo ellenico Gavriil Sakellaridis, invitando i greci all’unità nazionale.
La drammatica situazione greca non consente ritardi e “i negoziati che riprenderanno dovranno concludersi molto in fretta, nel giro di 48 ore” ha sottolineato il portavoce. “Faremo ogni sforzo per chiudere (un accordo, ndr) in fretta” con le controparti internazionali, ha aggiunto.
La tv Mega ha riferito che la Banca di Grecia è pronta a chiedere ufficialmente alla Bce un aumento di liquidità di emergenza. La richiesta verrebbe esaminata già domani a Francoforte.
“Molti possono ignorare la volontà di un governo ma nessuno può ignorare la volontà di un popolo” ha detto Tsipras subito dopo aver votato per il referendum nel quartiere Kypseli situato nel centro di Atene. Il premier si è detto “ottimista” per l’esito: “Oggi è un giorno di festa perché la democrazia è in festa. Sono fiducioso che da domani apriamo la strada per tutti i popoli d’Europa”.
Il presidente greco, Prokopis Pavlopoulos, ha lanciato un appello per l’unità del Paese di fronte all’esito del voto. “La giornata di oggi appartiene solo ai cittadini, che sono chiamati a decidere del futuro di questo Paese e della nostra gente. Indipendentemente dal risultato del referendum, abbiamo l’obbligo di percorrere la difficile strada del domani con assoluta unità. E’ quanto i nostri avi hanno fatto nei momenti cruciali e il nostro dovere oggi. Andremo avanti insieme”, ha affermato Pavlopoulos, al suo seggio, alla scuola elementare di Filothei-Psychiko.
Gli elettori erano chiamati a rispondere sì (nai) o no (oki) al seguente quesito: “Si deve accettare la bozza di accordo presentata da Commissione europea, Bce ed Fmi all’Eurogruppo del 25 giugno e che consiste di due parti? Il primo documento è intitolato ‘Riforme per il completamento dell’attuale programma e oltre’ e il secondo ‘Analisi preliminare sulla sostenibilità del debito'”. Per il ‘no’ si è schierata la coalizione della sinistra radicale, Syriza, del premier Alexis Tsipras, e la destra nazionale di Anel, che è al governo, oltre ai neonazisti di Alba Dorata. Per il sì si è schierata tutta l’opposizione, i conservatori di Nuova Democrazia, i socialisti del Pasok, e To Potami, di centrosinistra.