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Il Pionta, da luogo della memoria a Parco della formazione

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Il Pionta, da luogo della memoria a Parco della formazione

Il viale di accesso al campus universitario del Pionta, che conduce davanti alla palazzina dell’Orologio, sede aretina dell’Università di Siena, da oggi si chiama viale dei Ricercatori e le vie che da lì partono sono state dedicate alla pedagogista Maria Montessori, allo psichiatra Franco Basaglia e alla poetessa Alda Merini. A ricordare il nome con il quale gli aretini indicavano il manicomio, ospitato in quest’area, c’è anche via dei Tetti rossi. In occasione della titolazione di queste nuove vie si è svolta stamani nel teatro dell’Università una iniziativa per riflettere sul futuro di quest’area, dove sono riuniti servizi dell’Ateneo e della Asl.

“La titolazione delle vie è un’operazione importante, che ha a che fare con la costruzione di una identità condivisa da parte di una città. Abbiamo un viale dei ricercatori: ricerca è un termine inclusivo, perché ricercatore è un professore, uno studente, un cittadino, chiunque usi saperi e metodi per risolvere problemi. Il Pionta è un luogo dove si incrociano passato e futuro. Un passato che ci consegna pratiche di emancipazione, conoscenze finalizzate allo sviluppo e all’inclusione di tutti i cittadini dentro i contesti sociali. L’Università di Siena ha contribuito, abitando l’ex ospedale psichiatrico, a dare futuro a una memoria che invita a fare della conoscenza e della ricerca strumenti di sviluppo e cambiamento”.

Presenti nell’aula teatro del campus anche il pro sindaco Stefano Gasperini, gli assessori Stefania Magi e Franco Dringoli per testimoniare l’attenzione del Comune di Arezzo “al futuro dell’Università, degli studenti, di questa grande area ricca di verde e di storia. Abbiamo firmato un accordo di programma con Asl e Università per la riqualificazione complessiva di questa zona; abbiamo condiviso la titolazione delle strade che fanno riferimento non solo ad Arezzo ma alla storia culturale del Paese: via Basaglia, via Merini, via Montessori, via dei Tetti Rossi. E, soprattutto, via dei Ricercatori, ‘ponte’ ideale tra la storia del Pionta e il suo futuro che noi immaginiamo come luogo della formazione e della conoscenza. Vogliamo assolutamente mantenere la memoria ma, in collaborazione con Università e Asl, vogliamo puntare alla definizione di un nuovo progetto di collaborazione tra comune e università che integri funzioni e attività, che sia capace di aprire il Pionta non solo agli universitari ma a tutti i giovani aretini interessati alla cultura, alla conoscenza e alla formazione”.

All’iniziativa sono intervenuti anche l’ingegnere Gilberto Cristofoletti della Asl 8 e il professor Claudio Melacarne dell’Università di Siena. Le studentesse universitarie Sara Miccichè e Nicoletta Fiorucci hanno presentato un progetto di ricerca sulla cittadinanza studentesca, per promuovere una maggiore partecipazione dei giovani alla vita del campus universitario e della città. Nel corso della cerimonia gli studenti hanno letto brani di Franco Basaglia e Maria Montessori e poesie di Alda Merini. Alcuni momenti musicali sono stati proposti dagli ensemble del Liceo musicale di Arezzo.