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Intervista a Paolo Acquisti, mister della Juniores Arezzo

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Intervista a Paolo Acquisti, mister della Juniores Arezzo
Arezzo Juniores

Buonasera Mister, al primo anno di quest’avventura in amaranto sulla panchina della Juniores, volendo tracciare un primo bilancio, qual è il suo resoconto?

“Questa stagione è iniziata per me nel segno del cambiamento, la mia esperienza sulla panchina nel settore giovanile ha fatto il suo corso nella Stella Azzurra e dopo la chiusura della società, gran parte del gruppo giovanissime è stato trasferito qui ad Arezzo e con loro anche io. Abbiamo voluto ricominciare da questa realtà con un gruppo di ragazze classe 99-2000 che si è unito alle risorse amaranto per creare un vivaio e lavorare per il futuro. Con questi presupposti il nostro interesse è quello di coltivare e far esordire i più giovani, completare la crescita di quelli che fanno parte già del gruppo e consentire alla rosa di migliorare, ma è ovviamente un obiettivo che si spalma sul lungo periodo per cui fin qui la stagione è servita per amalgamare il gruppo e diventare squadra.”

8 le gare fin qui disputate e 1 punto per l’Arezzo quando siamo alla 2° giornata di ritorno in programma sabato prossimo. Quanto contano per voi i risultati?

“I punti non sono mai stati il nostro scopo principale. Siam partiti quest’anno con l’obiettivo chiaro di voler disputare un campionato Juniores con una rosa che negli scorsi anni ha sempre giocato nelle Giovanissime. Questo per noi era un impegno verso l’idea concreta di dare esperienza alle ragazze anche se in una competizione dove il divario di età e appunto d’esperienza si fanno sentire. Abbiamo preferito dar loro la possibilità di imparare e confrontarsi con avversarie di un gradino più alto piuttosto che disputare un campionato in cui non c’era per noi margine di miglioramento. Sulla base di questo i risultati contano a livello morale per la squadra ma con la consapevolezza che siamo chiamati a fare un percorso di crescita che richiede tempo.”

Quindi volendo disegnare una prospettiva per il futuro, a cosa punta l’Arezzo?

“Sicuramente a diventare un gruppo solido che cresce e migliora. Pian piano durante questi mesi la squadra ha trovato il ritmo sia nel lavoro settimanale che nell’impegno da dedicare a degli obiettivi collettivi. Iniziamo a raccogliere frutti nonostante il bottino punti dia attualmente un immagine diversa. Abbiamo ora la possibilità di ottenere qualche risultato in partite che sono alla nostra portata e che darebbero anche valore alla rosa che a mio parere sta facendo bene. La prospettiva rimane quella di diventare una realtà solida nei prossimi 2 o 3 anni sperando che il gruppo sia ancora più consolidato e numeroso.”

Sabato prossimo siete attesi nella 2° giornata di ritorno contro la Fortis Juventus, un’anteprima di questa gara?

“Beh, all’andata il risultato fu di 5 a 3 per la Fortis, in una partita che per noi coincideva con gli esordi. Ora veniamo da mesi di lavoro e di allenamenti durante i quali son ruotate circa una trentina di ragazze nella rosa. Qualche elemento è in forza alla prima squadra e per molte altre la crescita è già evidente. Restiamo con le nostre idee di partenza, ma devo anche dire che fin qui non abbiamo demeritato e forse avere qualche punto in più sarebbe più giusto. Ce la giocheremo per migliorarci, il nostro traguardo è sempre la crescita.”