Amman, 22 mag. (AdnKronos/Aki) – E’ stato ”vergognoso” il ritiro dell’esercito da Ramadi, il capoluogo della provincia di al-Anbar nell’Iraq occidentale caduto domenica nelle mani dello Stato Islamico (Is). E’ quanto ritiene uno dei principali politici iracheni sunniti, il vice primo ministro Saleh Mutlaq, invitando il governo a punire i militari che hanno rinunciato a combattere contro i jihadisti. “E’ impensabile che le forze con più di 10 anni di formazione si ritirino in un modo così vergognoso”, ha detto Mutlaq. “Il governo chiederà conto a quei comandanti che hanno rinunciato a combattere in questo momento difficile”, ha proseguito.
Mutlaq ha quindi chiesto un cambiamento di politica da parte di Washington, dicendo che non sono sufficienti i raid aerei condotti dagli Stati Uniti. “Gli attacchi aerei della coalizione non sono sufficienti per eliminare l’Is”, ha detto, spiegando che il reclutamento delle tribù sunnite programmato dagli Usa è “importante, ma non basta”. In ogni caso è “troppo tardi”, si è lamentato.