Home Attualità Economia La scuola si ferma ma il progetto salute a km zero non va in vacanza

La scuola si ferma ma il progetto salute a km zero non va in vacanza

0
La scuola si ferma ma il progetto  salute a km zero non va in vacanza
Scuola Coldiretti

“Le cifre parlano chiaro: abbiamo messo in moto una gioiosa macchina di diffusione della sana e corretta alimentazione che ha coinvolto sul territorio oltre 600 bambini, le loro famiglie, quindi circa 2.000 persone, con tre amministrazioni comunali, (Bibbiena-Soci, Castiglion Fiorentino e Montevarchi), e numerosi complessi scolastici nella provincia di Arezzo, il tutto insieme a Donne impresa. L’iniziativa è stata realizzata anche grazie alla collaborazione degli operatori delle fattorie didattiche, della Lilt di Arezzo e della Uisp”. Sono parole del direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi, che “con grande soddisfazione”, trae, appena concluso l’anno scolastico, un bilancio più che positivo del progetto “Corretta e sana alimentazione” messo in atto da Coldiretti Arezzo.

Nel corso dell’anno, spiega ancora Rossi “sono stati realizzati orti nei giardini delle scuole, laboratori teorico-pratici di cucina con prodotti di Campagna Amica finalizzati a divulgare la corretta e sana alimentazione fin dai più piccoli, abbiamo chiamato i genitori a scuola per un giorno, ma non solo: abbiamo effettuato lezioni a scuola e visite nelle fattorie didattiche, insegnando ai piccoli allievi a coltivare le piante, accudire gli animali e verificare ‘sul campo’ quanto appreso in classe”.

Sempre, dopo la parte teorica “si sono creati – insiste Rossi – dei gruppi in cui sono stati fatti giochi, laboratori didattico – ricreativi, utilizzando piatti alimentari creati insieme alla Banda dei piccoli Chef della Lilt di Arezzo”.

L’obiettivo del Progetto educazione alimentare, condotto appunto da Coldiretti Arezzo e Donne impresa, è proprio quello di fornire agli studenti delle scuole primarie informazioni sulla piacevolezza del mangiar sano, attraverso la conoscenza e il recupero dei sapori di un tempo.

Ora, con la fine dell’anno scolastico, anche il progetto va in vacanza, “ma soltanto sulla carta – spiega ancora Rossi – perché, visto il successo, il grande riscontro e l’importanza dell’iniziativa, dal prossimo anno scolastico questo progetto – vero e proprio volano di crescita dell’educazione alimentare e di forte valorizzazione del lavoro quotidiano delle aziende agricole – riprenderà con ancora maggior vigore il suo cammino”.

Cammino fondamentale, come spiega anche il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli: “Un progetto che vuole anche instaurare un rapporto stabile e puntuale di collaborazione tra il mondo dell’agricoltura, la scuola e le istituzioni, per arricchire il patrimonio culturale delle nuove generazioni, sensibilizzando i giovani ai valori della sana e corretta alimentazione, della comprensione dei legami tra alimentazione e prodotti del territorio e più in generale della conoscenza e della tutela dell’ambiente che consentano ai giovani l’acquisizione di una cultura della sostenibilità: il contatto con le aziende agricole, poi, con chi opera nel territorio, con chi produce e con coloro che sono i detentori della nostra tradizione e cultura è un mezzo straordinario per far conoscere ai ragazzi il loro territorio, la nostra cultura alimentare e riportare nelle famiglie questa conoscenza, promuovendo nel contempo il territorio e le nostre aziende agricole”.