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Lavoro: Cisl, integrazione Ue non sia strumento dumping sociale

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Roma, 16 gen. (AdnKronos) – “L’integrazione europea deve essere uno strumento di pace e di equità sociale e non il cavallo di troia per la riduzione dei diritti dei lavoratori e la promozione del dumping sociale”. E’ questo il messaggio lanciato da Gigi Petteni, segretario confederale Cisl con delega al mercato del lavoro, in occasione della conferenza finale, a Bruxelles, del progetto europeo Enfoster che ha supportato, sul tema del distacco transnazionale, la piena collaborazione tra i sindacati italiano, belga e tedesco e i Ministeri del Lavoro italiano e rumeno ed è stato copromosso, insieme alla Cisl e all’Iscos, dall’Istituto Tagliacarne.
Pertanto, sottolinea il sindacalista, “occorre un’alleanza e una piena collaborazione tra le parti sociali, le autorità ispettive e i Governi nazionali per meglio tutelare i lavoratori distaccati: quei lavoratori che per un periodo limitato di tempo, a seguito di appalti, si trasferiscono collettivamente dai paese dell’Unione Europea ad un altro”.
In particolare nei settori dell’edilizia e dei trasporti, ma ormai non solo in quelli, spiega Petteni, “è sempre più frequente un utilizzo distorto del distacco di manodopera, volto solo a comprimere il costo del lavoro e i diritti fondamentali delle persone: noi lo vogliamo evitare. Proprio per questo, ha concluso Petteni, vigileremo e faremo le nostre proposte sull’attuazione nazionale della Direttiva Europea ‘Enforcement’ approvata in sede europea lo scorso maggio. Vogliamo con forza -conclude il segretario confederale-, rendere pienamente efficaci ed operativi gli strumenti utilizzabili per contrastare gli abusi a danno dei lavoratori distaccati e delle aziende oneste”.