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L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese si conferma leader in Toscana nella gestione del percorso per l’infarto e per l’ictus

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L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese si conferma leader in Toscana nella gestione del percorso per l’infarto e per l’ictus
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L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese si conferma leader in Toscana nella gestione del percorso per l’infarto e per l’ictus, due patologie che colpiscono ogni anno molte persone. L’importante riconoscimento arriva dai dati del Piano Nazionale Esiti, elaborato dall’AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, che ha appena diffuso le rilevazioni sui dati 2014, calcolando gli esiti delle cure e i volumi di attività sui ricoveri per ogni struttura sanitaria italiana.

“L’Ospedale Santa Maria alle Scotte – spiega Pierluigi Tosi, direttore generale – ha sviluppato una particolare eccellenza nel percorso della gestione dell’infarto, grazie alla grande collaborazione tra la nostra Emodinamica e Cardiologia, il 118 e gli ospedali territoriali. Se il dato nazionale della mortalità entro 30 giorni dall’infarto è pari al 9,19%, quello delle Scotte è di soltanto 5,87%, il migliore tra le aziende ospedaliere toscane”. Stessa cosa per il percorso ictus.

“Abbiamo ulteriormente migliorato la gestione e i tempi di intervento sull’ictus – aggiunge Tosi – applicando anche un modello organizzativo LEAN all’ottimo lavoro già svolto in collaborazione tra la nostra Stroke Unit, Neurointerventistica e Neurologia. Se la media nazionale della mortalità entro 30 giorni dall’ictus è pari al 11,25%, quello delle Scotte è di soltanto 7,36%, ancora una volta la miglior performance tra le aziende ospedaliere toscane”. Questi sono soltanto alcuni esempi dei buoni dati che l’AOU Senese presenta a livello regionale e nazionale dal punto di vista dei buoni esiti delle cure; vi sono difatti anche altri settori, tra cui l’Area Cuore e l’Area Oncologica, in cui i livelli di performance sugli esiti risultano molto positivi.

“Abbiamo anche alcune criticità – conclude Tosi – come la percentuale ancora troppo alta di pazienti che si devono sottoporre ad intervento per la fratture del femore che l’Azienda non riesce ad operare con tempi rapidi, ovvero entro due giorni dal ricovero; altro dato in cui vi è un parziale ambito di miglioramento risulta la percentuale ancora troppo bassa di pazienti sottoposti ad intervento chirurgico di colecisti con metodica laparoscopica. Sono punti su cui abbiamo già avviato un percorso di miglioramento e riorganizzazione, che proseguirà nei prossimi mesi. Il dato davvero importante che emerge dal Piano Nazionale Esiti è che la sanità in Toscana è la migliore d’Italia e che l’ospedale senese, grazie all’impegno di tutti i professionisti, rientra tra le vere eccellenze”.