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“The Look of Silence” di Joshua Hoppenheimer all’auditorium Le Fornaci

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“The Look of Silence” di Joshua Hoppenheimer all’auditorium Le Fornaci
The look of silence

Cosa succede quando un uomo, nato in seguito a un sanguinoso eccidio che distrutto la sua famiglia e ucciso suo fratello – oltre a più di un milione di indonesiani – decide di incontrare e confrontarsi con i responsabili dei delitti all’ombra di cui è cresciuto? Questo è “The Look of Silence”, il documentario di Joshua Hoppenheimer che sarà proiettato domani, giovedì 19 febbraio alle ore 21.30 presso l’auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (Ar). Il film che si è aggiudicato il Gran premio della giuria alla 71/ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia, documenta l’incontro tra un giovane oculista indonesiano e l’uomo che ha assassinato suo fratello durante le purghe anticomuniste avvenute in Indonesia tra il 1965 e il 1966. L’evento si inserisce all’interno della rassegna cinematografica “9 e ½”, organizzata dall’associazione Macma.

Durante la dittatura del generale Suharto viene perpetrata in Indonesia una delle più sanguinose epurazioni della storia. Con l’appoggio dell’esercito, gruppi paramilitari massacrano più di un milione di persone tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici: crimini mai perseguiti, in quanto gli uomini che li hanno compiuti non sono mai stati scalzati dalle alte sfere del potere, dove tuttora si trovano, creando un clima di silenzio e terrore. Adi è nato dopo la cessazione dei massacri, ma ne ha sempre sentito il peso a causa della sua stessa nascita, decisa dai genitori per compensare il vuoto lasciato dalla morte del fratello durante l’eccidio dello Snake River, dove venne massacrato insieme a più di altre 10.000 persone. Insieme al regista, impegnato ad intervistare i carnefici per raccogliere il maggior numero di testimonianze possibili degli orrori avvenuti, Adi incontra il responsabile della morte del fratello – quella morte che tanto ha pesato sulla sua vita – e decide di confrontarsi con lui alla ricerca della verità, e di un ultimo barlume di umanità.

Prosecuzione del lavoro già iniziato da Joshua Hoppenheimer con il documentario del 2012 “The act of killing”, che riportava una serie di inquietanti interviste agli squadroni della morte che avevano operato durante il regime di Suharto, “The Look of Silence” è stato descritto dal suo autore come “un poema sul silenzio che nasce dal terrore, un poema sulla necessità di rompere quel silenzio, ma anche sul trauma che si origina dalla rottura del silenzio. Forse questo film è un monumento al silenzio – qualcosa che ci ricorda che, anche se desideriamo andare avanti e non guardare più indietro, niente riaggiusterà quello che è stato rotto. Niente risveglierà i morti. Dobbiamo fermarci, prendere atto delle vite che sono state distrutte e sforzarci di ascoltare il silenzio che segue”.