Home In Evidenza Nella Giornata mondiale della Vista grande affluenza agli ambulatori oculistici aperti gratuitamente e senza prenotazione

Nella Giornata mondiale della Vista grande affluenza agli ambulatori oculistici aperti gratuitamente e senza prenotazione

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Nella Giornata mondiale della Vista grande affluenza agli ambulatori oculistici aperti gratuitamente e senza prenotazione

AREZZO – Ambulatori oculistici aperti gratuitamente e senza prenotazione oggi al San Donato, in occasione della Giornata Mondiale della Vista.

Una iniziativa che sta richiamando un gran numero di cittadini.

La vista – è stato ricordato stamani dal direttore di Oculistica Andrea romani e dai rappresentanti della Uic, Franco Pagliucoli e Gian Lorenzo Casini – è un bene prezioso che va sempre tenuto sotto controllo, anche quando apparentemente non ci sono problemi. La prevenzione è la miglio cura. Ideale fare controlli periodici alla vista: dopo i 40 anni ogni 5 anni e dopo i 60 ogni 2.”

Stamani è stato consegnato dalla Uic all’ospedale uno strumento. Un a sorta di tradizione che arricchisce il patrimonio strumentale della nostra oculistica.

Si tratta di un Autocher: autorefrattometro ( misurazione dei difetti visivi) e autocheratrometro ( misurazione della dimensione dell’occhio e della curva corneale).

“Ne abbiamo di diversi modelli in Azienda – ha spiegato Andrea Romani – ma di questo apparati ne dovrebbe essere presente uno in ogni ambulatorio per la diagnostica di base. Rilascia risultati stampati e quindi con il tempo confrontabili monitorando così la progressione o regressione del difetto visivo. Non esiste l’occhio perfetto: anche l’occhio migliore è spesso soggetto ad un lieve astigmatismo. Il difetto più diffuso – ha spiegato Romani – è la miopia (incapacità di vedere da lontano). Altissima percentuale si registra nella popolazione asiatica (colpisce il 90 % della popolazione). I difetti refrattari colpiscono il 50% della popolazione, ma nella maggior parte dei casi la muscolatura oculare riesce a compensare il difetto e a correggerlo. L’occhio quando guarda da lontano è a riposo e i muscoli iniziano a lavorare guardando da vicino. Di solito alla soglia dei quarant’anni c’è bisogno di occhiali per la visualizzazione da vicino.”

Al San Donato si trova uno dei tre centri di “Ipovisione e Non visione”, della regione Toscana (gli altri due sono a Pisa e Firenze).

Franco Pagliucoli, consigliere nazionale della Uic, ha sottolineato che “la Asl di Arezzo è stato il primo ospedale in Toscana a chiedere suggerimenti alla associazione sui livelli di distinzione cromatica per gli ipovedenti. L’associazione – ha ricordato Pagliucoli – da molti anni non opera soltanto a supporto dei ciechi totali ma anche degli ipovedenti (dai 3/10 di vista in giù) che sono in aumento e stanno diventando una fetta consistente, soprattutto nella fascia della terza età. Nella collaborazione con la Asl aretina, sul tema della sensibilità alle nostre esigenze, abbiamo trovato terreno fertile per realizzare i nostri progetti di sostegno”

Gian Lorenzo Casini (nuovo presidente sezione Arezzo, dell’Unione italiana non vedenti e ipovedenti) ha inteso sottolienare che “a livello sociale tanto è stato fatt, ma molto ancora c’è da fare per sensibilizzare i cittadini e per progredire nella campagna di prevenzione. Nonostante i limiti economici d’investimento siamo fiduciosi che grazie alla collaborazione con le istituzioni locali e la nostra Asl, tanto ancora verrà realizzato”.