Home Politica OROAREZZO: “Artigiani sacrificati per motivi elettorali”

OROAREZZO: “Artigiani sacrificati per motivi elettorali”

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Interrogazione su Arezzo Fiere di Fratelli d’Italia per lo spostamento a maggio della kermesse: “E’ propaganda, così si ammazzano artigiani e albergatori”

“E’ semplicemente assurdo che nel programmare la data per la più importante kermesse degli orafi aretini non si tenga conto del periodo migliore per accogliere il maggior numero di compratori. Gettare al vento occasioni di questo tipo, per di più in un momento economicamente difficile come questo, significa essere totalmente fuori dal mondo e dare l’ennesima mazzata ad un patrimonio così prezioso”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione e candidato a governatore Giovanni Donzelli commenta, insieme ai consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli e al responsabile del partito di Arezzo Federico Dini, l’allarme lanciato dagli orafi per lo spostamento da marzo a maggio di OroArezzo.

Sulla questione i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia presentano anche un’interrogazione: “Arezzo Fiere è una partecipata, di cui la Regione Toscana detiene la quota di maggioranza – commentano – sarà un caso che per OroArezzo si sia decisa una data che casca a pochi giorni dalle elezioni comunali e regionali? In questo modo – attaccano – si è pensato di garantirsi un vantaggio in piena campagna elettorale, ma invece si è ottenuto l’effetto boomerang, producendo un danno vero agli artigiani aretini: a maggio gli hotel sono già prenotati per la stagione turistica e non riusciranno ad accogliere tutti i compratori che vorrebbero partecipare. Se lo spostamento è stato deciso di concerto con il governo, siamo di fronte ad un vero e proprio piano elettorale”.

“Non c’è un motivo buono per questa scelta – proseguono gli esponenti di Fratelli d’Italia – perché a maggio la limitata capienza degli alberghi limita le presenze di chi potrebbe comprare, portando linfa agli artigiani aretini. E a cosa servono queste fiere, se non a catalizzare il maggior numero possibile di risorse? Un danno – concludono – che oltre a colpire pesantemente il settore orafo, interessa anche quello ricettivo: anche gli albergatori del territorio saranno penalizzati per non poter riempire le loro camere anche in una stagione meno viva”.