Home Nazionale Pordenone: Denti, no prove contro Ruotolo, chiedo perizia su pistola

Pordenone: Denti, no prove contro Ruotolo, chiedo perizia su pistola

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Milano, 7 ott. (AdnKronos) – Il cambio di versione nel racconto di Giosuè Ruotolo, unico indagato per il duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza, “non lo incastra”, così come contro di lui “non ci sono le diverse telecamere che inquadrano i suoi movimenti la sera dell’omicidio” – il 17 marzo scorso -, “né la pistola ritenuta l’arma del delitto” trovata di recente nel laghetto del parco di San Valentino a Pordenone. Ne è convinto Ezio Denti, criminologo investigativo, consulente dell’indagato.
“Contro Ruotolo – spiega Denti all’Adnkronos – non ci sono elementi forti tali da indicarlo come vero colpevole”. La prima telecamera inquadra l’ex commilitone ed ex coinquilino del sottufficiale ucciso vicino alla palestra, la seconda mostra il 26enne all’interno del parco – “le telecamere non lo inquadrano quando esce” precisa l’esperto -, una terza telecamera lo riprende a poca distanza da casa “rendendo di fatto credibile quanto messo da lui a verbale. La presenza vicino alla palestra non trasforma automaticamente l’indagato in assassino”.
Il criminologo investigativo è pronto “a chiedere la perizia balistica sulla vecchia pistola” trovata nel laghetto non lontano dalla palestra davanti alla quale è avvenuto il duplice delitto. “Quella ritrovata è una pistola molto obsoleta che restituisce un rumore molto secco, quasi come un petardo, in caso di utilizzo. Sono certo e ho fatto anche delle prove che i rumori della palestra avrebbero coperto quegli spari”. Un fatto che, se confermato, renderebbero “poco credibili”, a dire di Denti, le testimonianze raccolte sul luogo dell’omicidio.