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Teorema: Giovedì 30 aprile si conclude la mostra personale di Roberto Ghezzi a Palazzo Medici Riccardi

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Teorema: Giovedì 30 aprile si conclude la mostra personale di Roberto Ghezzi a Palazzo Medici Riccardi

Ultima settimana utile per visitare “Teorema”, la mostra di pittura di Roberto Ghezzi allestita a Palazzo Medici Riccardi di Firenze dal 4 al 30 aprile 2015.

L’evento espositivo, organizzato in collaborazione con Galleria 33 di Arezzo e patrocinato da Città Metropolitana di Firenze e Comune di Cortona, sta registrando i più ampi consensi di pubblico e critica. Sono infatti tantissime le visite giornaliere alla personale, con importanti picchi durante i week end.

Quelle esposte sono opere nate tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015, nelle quali l’artista cortonese reinterpreta il paesaggio attraverso un elegante e virtuoso minimalismo, in bilico tra astrazione e figurazione.

Una mostra che rappresenta la “Natura non a misura d’uomo”, dove gli scenari rarefatti suggeriscono sempre una prosecuzione dello spazio della pittura oltre i limiti della tela, alludendo così a una ricerca artistica che si nutre di concetti spaziali e temporali illimitati.

L’esposizione, a cura di Giovanni Faccenda e Tiziana Tommei, è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19. Chiuso il mercoledì.

Breve biografia:

Roberto Ghezzi è nato a Cortona (Ar) nel 1978, dove attualmente vive e lavora.

Nipote del noto artista cortonese Gino Ghezzi, inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia. Apprende le basi del disegno e della pittura dal nonno e dal padre.

Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio artistico presso la Scuola “Processi Percettivi” all’interno dell’Istituto d’Arte Piero della Francesca di Arezzo e successivamente frequentando i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

Dagli anni Novanta espone con regolarità, in Italia (Museo Luciana Matalon – Milano, Chiostro del Bramante – Roma, Palazzo Medici Riccardi – Firenze) e all’estero (Battersea Park-Londra, PuDong- Shangai).

Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto, nella sua ormai quasi trentennale carriera artistica, positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonché di galleristi e collezionisti.

Le sue prime opere hanno restituito il paesaggio attraverso il suo sguardo, con una mimesi del dato fenomenico che, negli anni, è andata dissolvendosi assumendo i toni della soggettività e della rarefazione formale.

È stato indicato dal professor Giovanni Faccenda tra gli artisti meritevoli di entrare a far parte del prestigioso Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori.