New York, 9 feb. – (AdnKronos) – La scrittrice statunitense Suzette Haden Elgin, pioniera dell’uso della linguistica nella fantascienza, è morta nell’Arkansas all’età di 78 anni. Nel 1984 con il romanzo “Native Tongue” creò il linguaggio fittizio Láadan, utilizzato per descrivere un futuro distopico, in cui le donne usano una lingua segreta per tentare di sopravvivere in una terribile società oppressiva che le ha tolto il diritto di parola. “Native Tongue” è stato il primo libro di una trilogia che comprende anche “The Judas Rose” (1987) ed “Earthsong” (1993), ed è stato accompagnato da un vocabolario per comprendere i termini della fantascientifica lingua letteraria.
Laureata in linguista alla San Diego State University, dove poi ha anche insegnato fino al 1980, Suzette Haden Elgin esordì nella narrativa nella seconda metà degli anni ’60 e subito si affermò come maestra del racconto breve di fantascienza a tematica femminile.
Tra i suoi lavori apparsi in italiano figurano i racconti brevi “Modulazione in tutte le cose”, collezionato in un’antologia di testi editi da Bompiani, e “Sedie a dondolo”, pubblicato in un’antologia della collana Urania di Mondadori, e il romanzo “La quercia sempre in fiore” (Mondadori). Elgin è stata la fondatrice della Science Fiction Poetry Association.