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Tosca amore e morte nella Roma dei Papi

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La peculiarità della trama di Tosca di Puccini è quella di presentare una concatenazione di eventi che ruotano vertiginosamente intorno alla protagonista femminile che è divenuta, in quanto cantante, la prima donna per antonomasia del teatro lirico. I due librettisti pucciniani Giacosa e Illica mutuarono questa situazione direttamente dalla pièce di Victorien Sardou e soprattutto dall’interpretazione della grande attrice Sarah Bernhardt che gli aveva ispirato la parte.

Tosca, geniale capolavoro del 1900 di Giacomo Puccini, è un vero e proprio thriller: c’è l’azione (la fuga di un evaso dalla prigione papalina di Castel Sant’Angelo, il soccorso che gli presta il pittore bonapartista Cavaradossi, l’arresto di quest’ultimo da parte di Scarpia, capo della polizia pontificia, il tutto il 14 giugno 1800, giorno della battaglia di Marengo, vinta da Napoleone che sconfisse gli austriaci, alleati del Papa); c’è la protagonista (Floria Tosca ha una personalità che giganteggia in tutta l’opera); c’è il cattivo (il barone Scarpia: laido, mellifluo, bigotto e arrogante carnefice); c’è la violenza (Scarpia fa torturare Cavaradossi praticamente in scena, sotto gli occhi di Tosca); e c’è la passione (l’amore fra Tosca e Cavaradossi, più forte ancora della sopraffazione e della stessa morte). Ma soprattutto c’è la coinvolgente musica di Puccini, che dà straordinaria forza teatrale a una vicenda che dal suo debutto fece innamorare di sé il pubblico e scandalizzò la critica.

Di questo e di tanto altro parlerà Michele Casini alle 17.30 di domenica 22 novembre al Teatro della Misericordia di Sansepolcro nella conferenza-spettacolo promossa da Laboratori Permanenti dal titolo “Tosca: amore e morte nella Roma dei Papi”. In video appariranno alcuni dei più carismatici artisti della lirica di ogni tempo, a partire da Maria Callas e Tito Gobbi, fino a Raina Kabaivanska e Placido Domingo o alla superstar di oggi, il tenore tedesco Jonas Kaufmann.