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Toscana: al via progetti industriali strategici e sostenibili

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Firenze, 13 feb. (Labitalia) – Favorire la crescita di progetti industriali di largo respiro, sostenibili e innovativi, capaci di dare nuovo impulso a importanti aree del territorio toscano e all’occupazione. Sono questi gli obiettivi dell’avviso per i Protocolli di insediamento, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. Si tratta di uno strumento di procedura negoziale per il quale sono stati stanziati 2 milioni e 930 mila euro sul 2014, che si conta di incrementare con ulteriori risorse nei prossimi anni. Le domande, sotto forma di manifestazioni di interesse, potranno essere presentate a partire dal 2 marzo e poi, di nuovo, con cadenza quadrimestrale, dal 30 giugno e dal 31 ottobre 2015 e dal 28 febbraio 2016.
“Grazie a questo strumento -spiega l’assessore regionale alle Attività produttive, credito e lavoro, Gianfranco Simoncini- che rappresenta uno sviluppo dei protocolli localizzativi collaudati con buoni risultati a partire dal 2009, contiamo di sostenere progetti, anche di grandi dimensioni e di rilevanza strategica per l’economia toscana, che prevedano il consolidamento e la creazione di nuovi insediamenti industriali, con la presenza di grandi imprese ma anche di piccole imprese in forma aggregata, o di raggruppamenti temporanei finalizzati al raggiungimento di specifici obiettivi”.
“Ad essere privilegiati -osserva- saranno gli investimenti innovativi, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Molto importante è la previsione di nuova occupazione: in altre parole il progetto, per ricevere il sostegno della Regione, dovrà dimostrare di poter creare nuovi posti di lavoro. Il tutto sarà definito da un’intesa fra i soggetti privati e pubblici coinvolti”. L’aiuto è concesso nella forma del contributo in conto capitale a fondo perduto, del prestito agevolato e, a richiesta, della garanzia. La composizione del contributo sarà oggetto della fase negoziale che sfocerà poi nella stipula dell’intesa. Gli interventi previsti dovranno riferirsi a investimenti, fino a un massimo di 10 milioni di euro, su tre diverse tipologie. Rientrano nella prima tipologia: investimenti in nuove unità locali; investimenti in unità locali già presenti sul territorio regionale; investimenti di ammodernamento o creazione di infrastrutture di ricerca private.
Nella seconda tipologia: investimenti nell’ambito di programmi di reindustrializzazione in aree di crisi complessa riconosciuta dallo Stato o dalla Regione, come ad esempio Piombino, Livorno o Massa Carrara. In particolare, per Piombino sono stati stanziati 32, 2 milioni di euro di risorse regionali per il piano di riconversione (cui si aggiungono altri 20 milioni di risorse nazionali); per Livorno la Regione ha stanziato oltre 10 milioni per reindustrializzazione. Per l’area di Massa Carrara, 5 milioni sono già stati stanziati per il recupero dell’area ex Eaton. Già da ora e per tutte le tre aree sono previsti criteri di premialità nelle graduatorie o graduatorie ad hoc nei bandi.
Nella terza tipologia ricadono investimenti di imprese toscane la cui base societaria sia costituita almeno per il 70% da ex dipendenti di aziende in crisi che hanno usufruito di incentivi regionali. L’investimento dovrà essere realizzato entro 24 mesi dalla data della firma del contratto. “I protocolli di insediamento -chiarisce una nota della Regione Toscana- si inseriscono nel solco tracciato dai protocolli localizzativi, procedure negoziali che la Regione ha inaugurato nel 2009 con l’intento di trovare partner con i quali condividere obiettivi specifici, ritenuti rilevanti per lo sviluppo dell’economia regionale. Il bando aveva una dotazione complessiva iniziale di circa 13 milioni e prevedeva la possibilità di chiedere un contributo per progetti industriali di investimento di valore compreso fra 5 e 25 milioni di euro”.
“Dall’avvio dei protocolli localizzativi ad oggi -si legge- sono stati selezionati 7 progetti di dimensioni e qualità rilevanti in settori chiave della nostra economia, dall’aerospazio alla meccanica, dall’orafo alla camperistica e all’editoria, per un contributo complessivo da parte della Regione di 12,6 milioni e 57,6 milioni di investimenti complessivi. I protocolli di insediamento -avverte- sono solo una delle tante misure messe in campo per aiutare le imprese. Ecco le altre principali opportunità, illustrate capillarmente nel corso di incontri in tutta la Regione che hanno visto la partecipazione di circa 1.800 imprese. Tutti strumenti che saranno finanziati anche grazie a una ingente quota del programma operativo toscano del Fesr 2014-20, che destina alle imprese il 72% dell’ammontare complessivo del fondo, vale a dire circa 560 milioni di euro”.
C’è il bando infrastrutture che prevede 2 milioni di euro per la concessione di aiuti (nella misura dell’80% dell’investimento ammissibile) per realizzazione di spazi attrezzati per attività d’impresa da reperire con l’adeguamento di locali di enti pubblici. Scade il 14 aprile 2015. Microcredito start up house conta su 5 milioni per favorire l’accesso al microcredito (per importi dai 5 ai 15 mila euro) di giovani aspiranti imprenditori fra i 18 e i 40 anni. Scade il 27 febbraio 2015. Aperto fino al 15 ottobre 2015 è anche il bando per l’assegnazione di voucher (fino ad un max di 15 mila euro) a favore dei giovani aspiranti imprenditori che si insediano nelle start up house (500 mila euro).
Micro e piccole imprese possono far domanda per voucher (per interventi del costo fra i 10 e i 50 mila euro) per acquisire servizi qualificati allo scopo di aumentare competitività e capacità innovativa. Per questo intervento sono disponibili per il 2014 circa 600 mila euro. Le domande dal sito Sviluppo Toscana fino al 31 ottobre 2015. Il bando internazionalizzazione prevede circa 4 milioni di risorse che saranno poi incrementate con risorse Por 2014-20 e si prevede una periodicità annuale. Le domande si possono presentare fino al 31 marzo 2015 dal sito di Sviluppo Toscana. C’è poi l’efficientamento energetico: ha una dotazione di circa 3 milioni di euro che la Regione fa partire grazie all’anticipazione delle risorse del Por e che serve a promuovere investimenti delle imprese nel campo dell’energia. Le domande dal sito di Sviluppo Toscana fino al 14 marzo 2015.
Le imprese della filiera del cardato da metà dicembre possono accedere al bando, finanziato con circa 2 milioni, per sostenere investimenti mirati alla riqualificazione del settore. Gli aiuti sono concessi per investimenti da 5 mila (microimprese) a 20 mila euro (per imprese aggregate). Le domande fino al 27 marzo 2015 su Sviluppo Toscana. La Regione mette a disposizione risorse, per circa 6 milioni di euro, per offrire garanzie gratuite alle imprese orafe e quindi in buona parte al distretto aretino, nella richiesta di un prestito d’uso o di mutui in oro, per l’acquisto del prezioso metallo. In cambio le imprese si impegnano a fare un’assunzione ogni 5 chili di oro acquistato.
Un accordo con le associazioni di categoria prevede, da parte della Regione, lo stanziamento di 500 euro mensili a rimborso dei giovani che fanno tirocinio nelle imprese del settore delle lavorazioni artistiche. I fondi rotativi e di garanzia sono ripartiti da settembre, prevedono sostegno alla liquidità e agli investimenti delle imprese. Fra i fondi di garanzia, anche quello per l’imprenditoria giovanile e femminile (Giovanisì e Fare impresa) che conta come dotazione iniziale su circa 6,3 milioni. Ancora nell’ambito dei fondi di garanzia, il Fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili conta su risorse per circa 2,8 milioni per la concessione di agevolazioni per investimenti per impianti da fonti rinnovabili o altri interventi di riqualificazione energetica a fine dicembre.
Una linea specifica del fondo di garanzia per le imprese è stata dedicata alla concessione di garanzie gratuite per le imprese colpite da calamità naturali. Il bando è aperto e le domande si possono presentare sul sito del gestore Toscanamuove.
Accanto a questa, sempre per imprese danneggiate da calamità, è stata varata una nuova linea di microcredito, per finanziamenti fino a un massimo di 25 mila euro a tasso zero. Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi e le domande possono essere presentate dal prossimo 26 febbraio sul sito di Toscanamuove.