Home In Evidenza Un’occasione unica per Arezzo – lunedì sera all’auditorium di Arezzo Fiere arriva Alfred Brendel

Un’occasione unica per Arezzo – lunedì sera all’auditorium di Arezzo Fiere arriva Alfred Brendel

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Un’occasione unica per Arezzo – lunedì sera all’auditorium di Arezzo Fiere arriva Alfred Brendel
Alfred Brendel

Quando abbiamo pensato a quali artisti del suono, i musicisti, invitare per la Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Arezzo, giunta al 65° anno dalla sua fondazione, non potevamo che ispirarci alle stesse motivazioni che, fin dalle origini, fecero la storia della musica ad Arezzo. Tutto sembra facile: vai in agenzia e compri un concerto come un viaggio alle Maldive, ma questo non è non è mai stato il nostro pensiero, ne vogliamo metterci a predicare da un pulpito. Questo è il lavoro degli Amici della Musica, un po’ la mamma di tanti figli; quel lavoro che vogliamo valutare è anche un grande atto di politica culturale e anzi ha in se il significato più alto che si possa attribuire al concetto di servizio offerto alla polis, in quanto viene proposto uno dei beni supremi cui ci si possa ispirare: la musica, che è forza e bellezza insieme.

Il sostegno e la diffusione della cultura musicale, insieme alla trasmissione del sapere e della bellezza, è la massima, la più importante forse realtà in una nazione, e nello specifico in una città come Arezzo, soprattutto se questa alla musica dice di ispirarsi.

La stagione Concertistica 2015/2016 degli Amici della Musica ha un disegno complesso che sviluppandosi nei mesi a venire si esprime e diventa una struttura per un progetto più ampio, che è quello di consegnare alla città un patrimonio che nel mondo ha un significato di enorme richiamo e rispetto: quello che ci ha lasciato, come associazione e come città, Arturo Benedetti Michelangeli.

Quindi il nome di Alfred Brendel ha ispirati perché rappresenta il massimo che si potesse esprimere parlando di musica, pianoforte, forza intellettuale e bellezza, in un mix eclettico di un uomo e un artista.

Piero Rattalino, un autentico estimatore di Brendel (“La Tartaruga” pubblicato da Zecchini Editore), così definisce Brendel: “Un fondista, si potrebbe dire: dopo gli inizi prevalentemente discografici e dei quali esiste ovviamente una amplissima documentazione, la sua carriera ha preso il volo dopo i quarant’anni (il pianista austriaco è nato nel 1931), ed ora che si è conclusa col suo ritiro dalle sale concertistiche si può meglio collocare la sua figura nel panorama dei pianisti del Novecento

In realtà non si è ritirato : si è preso un part time!!!!!, dice Brendel.

Lo straordinario mondo poetico di Brendel è ben percepibile anche dai suoi libri. In un volume intitolato “Il dito di troppo”, dal quale emerge un autoritratto di colta e profonda ironia, ironia che diventa anche un modo, secondo lo stesso Brendel, di affermare «sottovoce, ma con fermezza, che in questo mondo così malmesso esistono isole di felicità e di armonia».

Alfred Brendel è uno dei pianisti più apprezzati dai musicisti ed amato dagli ascoltatori di tutto il mondo. Ma ai lettori della ‘New York Review of Books’ e altri periodici di alto livello culturale, Brendel è altrettanto noto come acuto e perspicace articolista, autore di saggi su un’ampia gamma di argomenti. I saggi trattano temi che spaziano dalla commemorazione di Edwin Fischer, il maestro di Brendel, a precise proposte tecniche per accordatori e restauratori di pianoforti; da minuziose indagini sull’interpretazione della musica pianistica di Beethoven e Schubert (ai quali il nome di Brendel è particolarmente legato), a suggerimenti rivolti ai pianisti in merito alla vasta produzione per pianoforte di Liszt e di Busoni.

Il tutto è presentato in uno stile ora composto, ora divertito, ora provocatorio, che dovrebbe stimolare gli addetti ai lavori e, allo stesso tempo, affascinare i non specialisti.

Brendel parlerà di musica, perché la Sonata in Si min di Liszt è GRANDE MUSICA, e al tempo stesso suonerà quello che vorrà suonare per accompagnare le sue parole.

La parte strettamente esecutiva, come avviene per tanti grandi dotati di generosità vera, è affidata al pianista ungherese Denes Varjon, Lisztiano per eccellenza.

Dénes Várjon ha studiato presso la FLiszt Academy of Music nel 1984 e la sua carriera è costellata di grandi successi internazionali. La serata dopo Arezzo, sarà a Padova per un suo concerto organizzato dagli Amici della Musica di Padova.

Una congiunzione molto particolare, un vero valore aggiunto, emblema eclettico di Alfred Brendel, è l’esecuzione di Hommage – Sonate per Alfred Brendel. Il Compositore è Mauricio Sotelo, e l’esecutore è Juan Carlo Garvayo. Saranno presenti entrambi e parteciperanno alla serata proprio per celebrare il grande pianista. La sonata è un’opera contemporanea che si incunea nel cuore della grande musica classica.

Un concerto, un programma, può piacere o meno, tutto è estremamente soggettivo. Di certo si tratta di un evento storico unico e che avviene nella nostra Arezzo. A Brendel sarà consegnato il premio Arezzo Città della Musica/A.B. Michelangeli prodotto dalle Argenterie Giovanni Raspini, con uno speciale richiamo all’ironia … della tartaruga!

Il nostro è un invito e appello soprattutto ai più giovani, agli allievi dei conservatori, a chi studia il pianoforte, e a chi ama la musica: non esiste un genere, un tipo, una categoria.

A volte dobbiamo solo lasciarci incuriosire avvolgere e travolgere dall’evento di per sé, che in questo caso scaturirà da uno dei veri personaggi del recente ‘900 europeo. Un’occasione unica, non rara: unica, da non perdere.

I biglietti si possono acquistare:

§ Chiamando il call service tel. 0575 401446 09-21.00 anche sab. e dom.

§ Amici della Musica Arezzo C.so Italia 102 – Arezzo

§ Punti vendita BoxOffice Toscana

§ Punti vendita TicktOne

§ Botteghino Arezzo Fiere e Congressi dalle ore 20.00 del giorno del concerto Lun 09 nov 2015