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Valdarno, da mercoledì automedica a disposizione del 118 anche di notte

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Valdarno, da mercoledì automedica a disposizione del 118 anche di notte
Automedica 118 - Valdarno

Resta invariato il numero di ambulanze, aumentando così i mezzi attivi sul territorio

MONTEVARCHI – Il servizio di automedica in Valdarno raddoppia. Da mercoledì prossimo (1 aprile) il 118, che in questa zona serve una popolazione di 100.000 abitanti, avrà a disposizione l’automezzo rapido con a bordo medico e infermiere, non solo nelle 12 ore diurne (dalle 8 alle 20), ma anche in quelle notturne (dalle 20 alle 8 del mattino). Questo mezzo, con l’organizzazione che ne consegue, è attivo dal settembre 2012 ed ha dato risultati fondamentali in termini di sicurezza e di efficienza dell’intero sistema.

Attualmente nelle 12 ore diurne in Valdarno sono attive quattro ambulanze Blsd a disposizione del 118, l’automedica e una ambulanza dedicata ai soli trasferimenti dei pazienti fra ospedali. Di notte sono in funzione quattro ambulanze dalle 20 alle 24 e due dalle 24 alle 8, con un medico a disposizione.

La criticità poteva sorgere quando tra le 20 e le 8 del mattino, si rendeva necessario trasferire un paziente con l’assistenza sanitaria, e la zona rimaneva sguarnita per tutti il tempo del viaggio.

Dal primo aprile, con l’automedica anche di notte, rimangono in servizio le stesse ambulanze (quattro fino a mezzanotte e due nella notte), ma l’automedica è in aggiunta. Così, in caso di trasporto di un paziente per il quale si valuta la necessità dell’assistenza a bordo di un sanitario, rimane sempre a disposizione del territorio l’altro con l’automedica. Un vero e proprio salto di qualità, che era stato richiesto anche da alcuni amministratori.

 COS’E’ L’AUTOMEDICA

L’idea e la sua attuazione è nata in Germania nel 1970. In Italia è stata introdotta nel 1984. Si tratta di una scelta che fa perno su esperienze e certezze sulla sua utilità.

L’automedica utilizzata in Valdarno è una Freemont Fiat, mezzo giudicato dagli esperti straordinario per una funzione come questa, una vettura a trazione integrale sicura e veloce, allestita di tutto punto da una società specializzata (la Fratelli Mariani di Pistoia).

L’automedica è attrezzata come un autentico “pronto soccorso di strada” (dagli strumenti per la rianimazione cardiopolmonare, al life pack 15 per la trasmissione dei tracciati cardiaci al cardiologo guardia in UTIC 24 ore su 24, dall’ossigeno alla tavola spinale, fino a tutto quel materiale di prima necessità che serve nelle condizioni più diverse e spesso estreme) con apparecchiature in grado di fornire una assistenza qualificatissima in una strada, una casa, un cantiere di lavoro. “Ma è la qualità professionale dell’assistenza che conta davvero – sottolinea il direttore del 118 Massimo Mandò – perché sull’automedica c’è un equipaggio formato da un medico e un infermiere, entrambi specialisti di medicina d’urgenza. E entrambi in grado di intendersi fra loro con rapidità e appropriatezza sulle manovre da compiere in emergenza. Chi conosce la difficoltà dell’intervento su una persona grave, che sia incastrata in un’auto, o che abbia un problema neurologico o circolatorio, sa bene quanto sia determinante la rapidità, la sicurezza, la consapevolezza di ogni manovra e di ogni strumento utilizzato”.

Quando la centrale 118 riceve una richiesta di soccorso per un codice maggiore dall’area del Valdarno, parte subito l’automedica, e in contemporanea una ambulanza con a bordo i volontari, tutti soccorritori formati e preparati. L’automedica arriva sul luogo dove è necessario il soccorso. Immediatamente viene eseguita la valutazione del caso e si procede con i necessari interventi di primo soccorso. Quando il paziente è stabilizzato e si individua la destinazione, lo stesso viene affidato all’equipaggio dell’ambulanza che in tutta sicurezza può eseguire il trasferimento.