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Zucchi: allarme sindacati, a rischio mille posti di lavoro

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Milano, 1 apr. (AdnKronos) – Se il gruppo Zucchi non riuscisse a ristrutturare il suo debito e procedere a un aumento di capitale rischierebbe “la perdita di circa mille posti di lavoro” senza contare “altre centinaia di lavoratori impegnati nell’indotto”. E’ l’allarme dei sindacati dopo che l’assemblea degli azionisti del gruppo Zucchi ha deciso di aggiornarsi al 20 Aprile per proseguire il negoziato con le banche. “Considerato che il debito nei loro confronti ammonta a circa 100 milioni, ci rendiamo conto – spiegano – della delicatezza di tutta l’operazione per un Gruppo quotato in Borsa e ci rendiamo anche conto della mancanza di valide alternative praticabili a questa ristrutturazione del debito”.
Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil ricordano che “la grave crisi del gruppo risale al 2005 e da allora sono stati chiusi sei stabilimenti e si sono persi circa mille posti di lavoro”. Nonostante questo “ci troviamo ancora con un gruppo sull’orlo di una crisi finanziaria irreversibile che ha inanellato una serie di insuccessi industriali da capogiro, a partire dalla necessità di espandere i propri mercati verso l’estero, considerato il sostanziale fallimento dei progetti commerciali verso Brasile e Cina, molto costosi e molto inefficaci”.
I sindacati sottolineano che la Zucchi “senza una riapertura delle linee di credito non potrà aspettare ancora molto la decisione delle banche sul piano di risanamento finanziario e per questo confidiamo sulle decisioni operative per la prossima assemblea degli azionisti per il 20 aprile”.