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Alla Gruccia si sperimenta un percorso “virtuoso” di appropriata alimentazione e di stile di vita per gli ex pazienti oncologici

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Alla Gruccia si sperimenta un percorso “virtuoso” di appropriata alimentazione e di stile di vita per gli ex pazienti oncologici
Ospedale Gruccia Valdarno

VALDARNO – La prevenzione andrebbe adottata prima che le malattie insorgano. Ma la prevenzione diventa fondamentale anche dopo essere guariti. E’ il caso dei pazienti che sono stati colpiti da neoplasie mammarie o al colon.

In via sperimentale, da questa settimana all’ospedale Santa Maria della Gruccia in Valdarno  ha preso il via un servizio di “counseling nutrizionale” dedicato proprio ai malati oncologici, in particolare donne che hanno subito un intervento al seno e pazienti colpiti da tumore del colon, e che hanno terminato l’iter diagnostico terapeutico.

Questo progetto è il frutto di uno studio realizzato in collaborazione tra la Direzione di Presidio dell’ospedale, del Centro Oncologico del Valdarno, del Dipartimento di Igiene Pubblica e Nutrizione e dell’Unità Operativa di Dietetica.

E’  indirizzato alle persone che avendo affrontato nel corso della loro vita queste patologie, una volta guarite possono andare incontro ad aumento del peso corporeo, condizione che predispone al rischio di malattie cardiovascolari (angina/infarto ed ictus) e “di nuovo” di tumori.

Per questo assume grande importanza un’attività di orientamento ad uno stile di vita sano ed attivo, in quanto molte persone incontrano difficoltà proprio nel modificare le proprie errate abitudini soprattutto alimentari. . Un po’ come per i corsi di disassuefazione dal fumo o dall’alcool, occorre un team che motivi le persone, che le sproni nel modo giusto e che le incoraggi a compiere scelte decisive per la propria salute.

Nell’intera provincia aretina, la Gruccia si aggiudica un vero e proprio primato per questo tipo di trattamento, che dopo la sperimentazione sarà replicato anche nella altre zone.

Il percorso prevede incontri periodici per gruppi di 5 o 6 persone al massimo. Ogni individuo avrà una dieta personalizzata messa a punto da esperti dietologi e nutrizionisti, e verrà tenuto periodicamente sotto controllo fino a quando non si riterrà che abbia assorbito la più appropriata educazione alimentare in rapporto alla patologia avuta.