AREZZO – E’ profondamente cambiata negli ultimi anni l’attività dell’Oncologia e dei professionisti che vi lavorano. Non più solo una disciplina destinata ai malati spesso irrecuperabili, ma una visione ampia che si muove assieme ad altri attori nella società per individuare i corretti stili di vita in grado di evitare l’insorgenza dei tumori. E quando questi arrivano, agendo su fronti scientifici e di ricerca nuovi, con farmaci di ultima generazione nei quali Arezzo è al’avanguardia in Italia e in Europa.

Di questo parlerà venerdì prossimo (15 aprile), alle 17,30 nella storica sede della Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze (via dell’Orto 28) ad Arezzo, Sergio Bracarda, Direttore del Dipartimento Oncologico della ex Azienda Usl 8, e Direttore della U.O. Oncologia dell’Ospedale San Donato di Arezzo. “Oncologia aretina oggi: dalla prevenzione alla cura” il titolo della sua relazione. Bracarda illustrerà i notevolissimi sviluppi e cambiamenti che hanno interessato questa disciplina. Spiegherà che Arezzo è leader nel trattamento terapeutico con la somministrazione di nuovi farmaci immunoterapici di ultima generazione, con risultati positivi che vanno oltre le aspettative. Ma intenderà ribadire che è la prevenzione la migliore delle cure. Gran parte delle malattie oncologiche derivano dalle cattive abitudini dei cittadini. Si pensi al fumo (senza il quale il tumore ai polmoni sarebbe quasi una malattia rara), si pensi all’alcool e alla alimentazione. Si pensi alla sedentarietà.

E poiché non bastano la enunciazione e le raccomandazioni, sulla prevenzione primaria Bracarda spiegherà che sono state organizzate autentiche campagne sul territorio in collaborazione con molte figure sia aziendali (dalla Prevenzione ai Medici di Famiglia e Pediatri), alle associazioni di volontariato, ad iniziare dal Calcit.

Annuncerà che il 6 maggio Arezzo vivrà una giornata di divulgazione, dibattiti e incontri con il coinvolgimento della popolazione scolastica e delle famiglie.

Quella di venerdì all’Accademia Petrarca sarà una occasione per avere un quadro completo ed esauriente della vasta attività che da anni l’oncologia aretina implementa in aree finora inesplorate, sia sotto il profilo terapeutico, ma soprattutto della prevenzione primaria.