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Coldiretti: ad Arezzo è emergenza ungulati

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Coldiretti: ad Arezzo è emergenza ungulati

“E’ una prima importante risposta al gravissimo problema degli ungulati, che sta provocando milioni di euro di danni alle imprese agricole e alle produzioni e sta contribuendo allo spopolamento delle aree montane e svantaggiate e ad aggravare le criticità di dissesto idrogeologico. Ci auguriamo che questa rinnovata spinta porti, anche con la riorganizzazione degli Ambiti Territoriali di Caccia e delle deleghe, ad una diversa attuazione delle norme esistenti, più efficace e corrispondente all’esigenze degli agricoltori e alla situazione che stanno vivendo ormai da molti anni ormai”.

Sono parole di Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, in merito all’approvazione del consiglio regionale della legge, fortemente voluta da Coldiretti, che disciplina per i prossimi tre anni la gestione straordinaria delle specie cinghiale, capriolo, daino, cervo e muflone. Una “contromisura” purtroppo necessaria per riportare la popolazione della fauna selvatica presente in Toscana ad un livello di sostenibilità e di convivenza sopportabile.
“Non pensiamo che la legge da sola abbia risolto il problema – insiste Marcelli – ora è davvero necessario applicarla in modo omogeneo su tutto il territorio e tutti i contributi al dibattito potranno essere ripresi dopo che sarà terminata la fase di emergenza che dovremo affrontare da qui ai prossimi tre anni” .

Secondo i dati Coldiretti gli ungulati in Toscana sono oltre 400mila e “nella provincia di Arezzo – afferma il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi – c’è una delle maggiori concentrazioni, con danni gravissimi che sono direttamente proporzionali alle presenze”. Per questo Coldiretti Arezzo è da sempre “in prima fila nella battaglia che intende consentire di ripristinare un corretto assetto faunistico ambientale, che permetta alle nostre imprese di lavorare in sicurezza senza subire continue devastazioni da parte degli animali selvatici in sovrannumero. Basti ricordare la partecipazione della folta delegazione aretina alla manifestazione Coldiretti a Firenze della scorsa estate, con la presenza di nostri imprenditori duramente colpiti dai danni subiti in azienda ad opera degli ungulati, e poi l’incontro con il Prefetto di Arezzo ad agosto 2015 che pose forte attenzione ad una situazione ormai considerata di ordine pubblico”.

L’approvazione della legge è quindi “un primo passo importante – spiega ancora Rossi – per tentare di risolvere il problema di sostenibilità per le imprese agricole, e ci auguriamo serva da stimolo a tutti gli agenti sul territorio di Arezzo per iniziare una nuova stagione: la nuova norma necessita di essere applicata in maniera seria, rigorosa ed intelligente da parte di tutti i soggetti coinvolti: dagli agricoltori alle Atc e al mondo venatorio”.