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Coldiretti Arezzo lancia allarme rosso: l’importazione selvaggia porta cibi tossici

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Coldiretti Arezzo lancia allarme rosso: l’importazione selvaggia porta cibi tossici
Coldiretti verdura

Coldiretti Arezzo lancia l’allarme rosso: sulle nostre tavole arrivano prodotti alimentari con insetticidi, micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge previste dall’Unione Europea. Con gravi rischi insiti nel consumo, in particolare di broccoli dalla Cina, basilico dall’India, prezzemolo dal Vietnam, melagrane dall’Egitto, peperoncino dalla Thailandia, piselli dal Kenya ma anche frutta dal Sud America.

“Sono questi – spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo – i prodotti stranieri più contaminati. che condiscono piatti e finiscono sulle nostre tavole a nostra insaputa. Alcuni dei quali possono essere tossici, pericolosi e cancerogeni”.

E’ quanto emerge dalla “Black list dei cibi più contaminati” presentata da Coldiretti nazionale – sulla quale Coldiretti Arezzo richiama con forza l’attenzione di tutti i cittadini consumatori – sulla base delle analisi condotte dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015.

“Il quadro dipinto dal rapporto è più che preoccupante – analizza ancora Marcelli – poiché molti dei prodotti analizzati sono di larga diffusione: vedi i broccoli, il peperoncino, i piselli e la menta utilizzata in particolare nei cocktail. E’ per questa ragione che non c’è più tempo da perdere e occorre rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri”.

Insomma l’invito forte che viene da Coldiretti Arezzo, anche attraverso le parole dei direttore Mario Rossi, e quello di “controllare al massimo etichette, provenienze e scadenze dei cibi, e poi bisogna liberare le imprese – spiega ancora Rossi – dalla concorrenza sleale delle produzioni straniere realizzate in condizioni di dumping sociale, ambientale con rischi concreti per la sicurezza alimentare dei cittadini”. L’invito forte è anche quello alla valorizzazione del prodotto tipico: “valorizzazione possibile anche e soprattutto – insiste il direttore Rossi – attraverso l’acquisto consapevole presso i mercati di Campagna Amica, cibo a km zero, senza rischi e a prezzi ragionevoli. Sull’educazione alimentare, sulla nuova cultura che il cittadino deve acquisire quando acquista e consuma cibo, noi come Coldiretti Arezzo stiamo portando avanti una vera e propria battaglia quotidiana che coinvolge scuole, giovani, docenti, famiglie, imprenditori agricoli, educatori, fattorie didattiche: tutti insieme nella promozione della Corretta e Sana alimentazione”.

Tornando ai dati diffusi da Coldiretti, appare evidente che, con la quasi totalità (92%) dei campioni risultati irregolari per la presenza di residui chimici, sono i broccoli provenienti dalla Cina il prodotto alimentare meno sicuro, ma a preoccupare è anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarità e il basilico dall’India che è fuori norma in ben 6 casi su 10. La conquista della vetta della classifica da parte della Cina non è un caso poiché il gigante asiatico – ricorda la Coldiretti – anche nel 2015 ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari a cominciare dal pomodoro da mensa.

 

LA BLACK LIST DEI CIBI PIU’ CONTAMINATI

PRODOTTO                         PAESE                      % IRREGOLARITA’ PER RESIDUI CHIMICI

Broccoli                                 Cina                                      92%

Prezzemolo                          Vietnam                                78%

Basilico                                 India                                      60%

Melagrane                            Egitto                                     33%

Peperoncino                        Thailandia                            18%

Menta                                    Marocco                                15%

Meloni/Cocomeri                 Rep. Dominicana                14%

Fragole                                 Egitto                                     11%

Piselli                                    Kenia                                    10%

Arance                                  Egitto                                     5%

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Rapporto EFSA 2015