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Comune di Arezzo, le prospettive della Tari

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Comune di Arezzo, le prospettive della Tari
Alessandro Ghinelli - Sindaco di Arezzo

Sono stati il sindaco Alessandro Ghinelli e gli assessori Alberto Merelli e Marco Sacchetti, rispettivamente a bilancio e ambiente, a illustrare le novità sulla tariffazione della Tari partendo da “. .:una buona notizia: destiniamo espressamente l’indennità di disagio ambientale, che l’Ato toscana sud conferisce al Comune di Arezzo e che è pari a un importo di 720.000 euro a calmierare la Tari. Confermiamo dunque l’indirizzo preso da questa amministrazione appena insediatasi nel luglio scorso. Ma a questo, aggiungo due considerazioni: intanto avere riassunto la gestione della Tari da parte del Comune di Arezzo comporta un cospicuo risparmio che andrà a ricadere positivamente in bolletta, un meno 20% rispetto al costo sostenuto dal Comune quando il servizio era gestito da Sei Toscana. Certamente dentro la Tari entreranno le spese relative all’invio dei bollettini ma potremmo decidere anche di non includervi il costo del  dipendenti che essendo comunali vanno comunque pagati. Secondo: registriamo per il 2016 una riduzione importante del montante totale Tari, da 18.600.000 euro circa a 18.140.000 circa con una riduzione del 2,37%. Un segnale chiaro e importante sull’abbassamento del costo dei servizi, un obiettivo che questa amministrazione ha promesso ai cittadini e che persegue per alleggerire le tariffe”.

Marco Sacchetti: “non è finita qui, continueremo a lavorare e sono certo che l’anno prossimo vedremo ulteriori effetti di questa nostra politica”.

Alberto Merelli: “aggiungo un dato: la quantificazione del rischio insolvenza per il 2016 è stimato su 1.100.000 euro. Su questa sofferenza, ovvero la quota di mancato pagamento della Tari da parte dei cittadini, verte il grande problema di questa tassa. Se è vero infatti che il Comune lo paga mensilmente a Sei Toscana, deve poi lavorare per riscuoterlo. Avere reintrodotto la gestione della tariffazione all’interno del Comune, ci fa sperare di minimizzare il non pagato e attivare un’azione di recupero dell’evasione. In questi giorni arrivano i modelli F24 con scadenza 30 aprile e 31 luglio, calcolati sul 2015, poi ci sarà il conguaglio per fine anno sul quale vedremo i primi effetti della riduzione di cui abbiamo parlato: faccio un appello a pagare questa tariffa. La sofferenza del tributo ricadrà nuovamente sui cittadini: non pagarlo ora implica che verrà pagato dopo”.