(AdnKronos) – Ma come cambia, in estrema sintesi, l’impianto di leggi che regola la vita all’interno del Movimento? Innanzitutto il cosiddetto ‘passo di lato’ di Beppe Grillo finisce nel dimenticatoio, perché le nuove regole 5 Stelle lo incoronano, nei fatti, ‘capo politico’ del Movimento, come lo stesso Grillo si era definito a Palermo, nella kermesse grillina di Italia 5 Stelle.
Il ‘capo politico’ diventa organo del M5S insieme all’assemblea degli iscritti e al comitato d’appello e a un altro organismo nuovo di zecca: il collegio dei probiviri, composto da tre persone nominate all’interno dei gruppi parlamentari che fungeranno da primo grado di giudizio per chi viola le regole. Si prevede poi che la procedura di identificazione e accettazione degli iscritti al M5S, ovvero l’iscrizione che avviene solo via blog, ‘viene effettuata dal gestore del sito incaricato dal capo politico del Movimento 5 Stelle’. In altre parole, la Casaleggio Associati mantiene le chiavi del blog, ma è Grillo che l’autorizza, dunque ha il potere di togliere il ‘giocattolo’ dalle mani di Davide Casaleggio.
Agli iscritti viene poi chiesto se intendano adottare un Regolamento con o senza le espulsioni. Nel primo caso si introducono sanzioni intermedie (richiamo e sospensione fino a 12 mesi dall’invio delle controdeduzioni), nel secondo vengono identificate come sanzioni disciplinari ‘il richiamo, la sospensione sino a 24 mesi e, nei casi di perdita dei requisiti di iscrizione, la sospensione a tempo indeterminato’, dunque un’espulsione di fatto.