Home Nazionale Migranti: medico Palermo, i profughi non sono portatori di malattie (2)

Migranti: medico Palermo, i profughi non sono portatori di malattie (2)

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(AdnKronos) – Le testimonianze sono state raccolte direttamente da Linda Pasta, con Leonardo Antonio Mesa Suero, mediatore culturale cubano, coautore del libro. Fra i 600 migranti arrivati all’ospedale ‘Cervello’ da Lampedusa circa 200 sono arrivati nel solo 2011, quasi 400 nei successivi quattro anni, su un totale di oltre 100 mila approdati migranti a Lampedusa negli stessi anni. Il volume è stato curato da Gabriella Filippazzo, Presidente della Fessm, ex Direttore di Presidio di Villa Sofia-Cervello.
“Molte donne che arrivano a bordo dei barconi a Lampedusa – spiega ancora la dottoressa Pasta – sono in stato di gravidanza perché violentate durante il tragitto dall’Africa all’Italia. Sono storie terribili, di violenze, torture, storie che ci raccontano loro stesse tra mille difficoltà”. Altre, come Zawadi, una ragazza somala, hanno perso la memoria. La giovane è arrivata in condizioni critiche al ‘Cervello’. E’ in coma. Dopo una settimana, i medici assistono a un lieve miglioramento. Dopo un mese riesce a camminare ma ha perso totalmente la memoria ‘antica’, a causa della Sindrome di Wernicke, una malattia degenerativa del sistema nervoso, legata alla carenza di vitamina B1. Una malattia molto diffusa nei paesi sottosviluppati. Durante il viaggio per l’Italia, la donna avrebbe subito violenze indicibili.
“Come in un racconto di Oliver Sacks – scrivono gli autori – le lesioni encefaliche della nostra giovane profuga hanno prodotto i comportamenti più dolorosi e imprevedibili”. Un’altra donna, somala anche lei, è arrivata in ospedale denutrita, “con una trombosi venosa con embolia polmonare massiva”, descrive Linda Pasta. Sembrava che stesse per morire. Aveva fatto il viaggio nella stiva, ammassata a tanti altri, ma alla fine ce l’ha fatta. “E’ andata a finire in out-class – dice ancora la dottoressa – Ma quel che gli scafisti non sanno è che, con il loro gesto orribile, avevano convertito quella persona, come tante altre, in una fuori classe, capace di sopravvivere agli interminabili maltrattamenti subiti”.