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PD Arezzo: gli allagamenti non sono più eventi eccezionali

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PD Arezzo: gli allagamenti non sono più eventi eccezionali

Il Segretario comunale Pd Alessandro Caneschi e il capogruppo Pd in Consiglio Comunale Luciano Ralli chiedono una strategia del sistema pubblico per garantire le famiglie e le imprese da maltempo e allagamenti. Dopo il pesantissimo nubifragio abbattutosi in città causando disagi e elevatissimi danni per i cittadini di Arezzo, il Partito Democratico comunale punta il dito verso l’amministrazione comunale chiedendo che vengano attivate una serie di azioni straordinarie necessarie per evitare in città allagamenti dovuti al maltempo.

“Maltempo, allagamenti, paura, danni. Gli aretini non possono vivere con il timore che condizioni meteo avverse provochino costanti e consistenti danni. Riteniamo quindi necessarie una serie di azioni da parte dell’Amministrazione comunale: un piano straordinario per la manutenzione delle caditoie, la progettazione e quindi la realizzazione di un sistema fognario rispondente alle trasformazioni delle città, delle periferie e delle frazioni; la realizzazione dei progetti avviati dalla precedente amministrazione di centro sinistra per le casse di espansione del Bicchieraia e del Covole. E infine indispensabile che il Sindaco si attivi per arrivare alla semplificazione e al coordinamento delle competenze e delle iniziative di Consorzio Bonifica, Nuove Acque e Comune in materia di fogne e fossi.
Sono necessarie azioni concrete perchè non bastano più le doverose dichiarazioni che anche noi facciamo e quindi la solidarietà alle famiglie e alle imprese colpite nonchè il ringraziamento ai Vigili del fuoco e a tutti gli operatori e ai volontari che si sono impegnati nei giorni scorsi. Chi ha avuto danni deve essere ovviamente rimborsato ma bisogna che tutti facciano la loro parte per scongiurare o perlomeno limitare i danni in futuro.
E’ evidente che il ripetersi di gravi fenomeni climatici, colloca quest’ultimi al di fuori della sfera dell’eccezionalità. Occorre quindi mettere a punto un progetto sul rischio idraulico ed anche sismico. Le fognature non sono più idonee dal punto di vista dimensionale a recepire eventi di questo tipo: non ha certo aiutato il fatto che, negli anni della Giunta Lucherini, della quale facevano parte sia Ghinelli che Gamurrini, non sia stata fatta una corretta pianificazione urbanistica ricorrendo, in modo indiscriminato, allo strumento delle varianti che ha portato ad una forte riduzione della permeabilità del suolo.”