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Referedum: Brunetta, risparmi con riforma? Sciocchezza

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Roma, 1 ott. (AdnKronos) – “Risparmi? Sciocchezze. Non è vero che la ‘schiforma’ Renzi-Boschi riduce i costi della politica. Prendiamo il nuovo Senato: su un bilancio attuale di 540 milioni di euro, risparmieremo più o meno l’8,8 per cento, ovvero soli 48 milioni di euro. Il governo spara cifre a caso per cercare di strappare qualche consenso all’antipolitica. Pochi milioni di euro derivano invece dall’abolizione del Cnel e dall’eliminazione dell’ente Provincia dalla Costituzione: restano infatti le spese per il personale, che andrà comunque ricollocato. Insomma, tutto resta come prima, a ridursi è solo la democrazia”. Lo dice Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al Giornale di Sicilia.
Quali sono le differenze sostanziali in questa riforma rispetto a quelle che come Forza Italia avevate approvato in prima battuta? “Innanzitutto c’è una differenza politica che non può essere sottovalutata. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha rotto unilateralmente il Patto del Nazareno, dopo aver imposto in modo leonino diciassette modifiche all’accordo originario stipulato con il presidente Berlusconi. La scelta, senza coinvolgimento di Forza Italia, di Sergio Mattarella come nuovo presidente della Repubblica è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo dell’arroganza del premier”.
“Dal punto di vista sostanziale la riforma Renzi-Boschi peggiora e appesantisce il processo legislativo, altro che semplificazione, non è chiara la modalità con la quale verranno eletti i nuovi senatori e c’è il rischio concreto che Palazzo Madama diventi il dopolavoro di sindaci e consiglieri regionali”.