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Rischio idraulico su Arezzo: lavori su casse espansione del Castro

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Rischio idraulico su Arezzo: lavori su casse espansione del Castro
Torrente Bicchieraia

La manutenzione ordinaria dei quattro invasi di accumulo in mano al Consorzio che si conferma il principale attore nella sicurezza idraulica del territorio. Il presidente Paolo Tamburini: « Siamo soddisfatti dell’attività che abbiamo fatto e che continuiamo a fare e del buon rapporto tra amministrazione comunale e Consorzio soprattutto su un’opera tanto importante»

Con il ritorno della bella stagione tornano i lavori di manutenzione della più importante opera idraulica a difesa della città di Arezzo la cui gestione, come prevede la legge, è affidata al Consorzio cui spetta il compito di curarne la manutenzione e lo stato di efficienza. Per il presidente del Consorzio, Paolo Tamburini: «Siamo soddisfatti dell’attività che abbiamo fatto e che continuiamo a fare e del buon rapporto tra amministrazione comunale e Consorzio soprattutto su un’opera tanto importante. E che spero sia fatto altrettanto con le altre casse che saranno realizzate. Ci auguriamo che la nostra attività dia buoni risultati e che i 104mila metri cubi delle casse siano una garanzia sufficienti a riparare parte della città dal pericolo allagamenti come successo in passato».

La gestione e la cura che il Consorzio ha messo nella gestione delle casse per una manutenzione “ordinata” permette di valutare lo stato delle opere, la sicurezza delle arginature e la funzionalità degli impianti e permette ai cittadini di usufruire di queste zone limitrofe alla città lungo il torrente Castro. «Sono infatti, numerosi – continua Tamburini – i cittadini e le famiglie che si recano per passeggiate a piedi o in bicicletta. È la dimostrazione di quanto sia importante il lavoro che svolgiamo per la sicurezza delle città ma anche per la qualità dell’ambiente e della vita dei suoi abitanti».

Le operazioni di manutenzione ordinaria effettuate attraverso le risorse finanziarie derivanti dal contributo di bonifica vanno dallo sfalcio, alla pulitura degli argini, alla manutenzione degli impianti tecnici di apertura e chiusura del flusso delle acque. Insomma tutto quello che serve per tenere la “macchina” pronta ed efficiente quando mai ce ne sarà bisogno.

Il Castro. Quello delle casse di espansione è uno degli interventi più significativi ai fini della sicurezza dal rischio idrogeologico per tutta la città di Arezzo. Grazie a questa opera infatti, la città vede ridotto l’impatto conseguente ad eventi alluvionali, come quello del 1934, durante il quale fu inondata una vasta area del centro abitato. «Nell’area delle casse d’espansione, ma non solo – spiega ancora Tamburini – è presente una pista ciclabile che in questo anno dall’inaugurazione ha permesso, grazie al lavoro del Consorzio, di poter vivere un’area a ridosso della città che prima non era praticabile e che oggi è quasi un’oasi da poter utilizzare così come anche alcuni tratti di sponda del torrente Castro posto sotto la manutenzione dal nostro lavoro al fine di migliorare non solo la sicurezza, ma anche la vivibilità per i cittadini».

Le casse di espansione. Nell’aprile 2015 sono state inaugurate le 4 casse di espansione del torrente Castro nel tratto che va da Molinelli a Staggiano. Si tratta di invasi in grado di contenere 104mila metri cubi di acqua con un investimento di 3 milioni e mezzo, dei quali il 50 per cento provenienti dalla Regione Toscana e la parte restante ripartita tra Comune e Provincia di Arezzo. Grazie a questa opera sono state ridotte le aree allagate dell’area urbana e sub urbana.