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Tromba d’aria: valutazione dei danni alle imprese

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Tromba d’aria: valutazione dei danni alle imprese
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“Quello che si è verificato ad Arezzo nel pomeriggio di ieri è stato un evento eccezionale e drammatico. Per la città e per le imprese. Sollecitiamo l’Amministrazione comunale a portare avanti rapidamente, come già annunciato dal Sindaco Ghinelli, la richiesta di riconoscimento di stato di calamità naturale”.

 

CNA, Confartigianato e Confindustria invitano quindi le imprese del territorio comunale ad attivarsi per raccogliere tutta la documentazione necessaria.

E’ fondamentale dettagliare i danneggiamenti subiti con materiale fotografico. E questo, ovviamente, prima di intervenire su immobili e macchinari per il ripristino della normale attività. La documentazione va conservata per essere poi accompagnata dalla scheda danni vistata dal Comune.

 

CNA, Confartigianato e Confindustria metteranno a disposizione delle imprese la scheda di valutazione danni non appena sarà resa disponibile dall’amministrazione comunale. Il documento potrà essere ritirato presso le sedi delle associazioni oppure scaricato dai rispettivi siti.

 

Il censimento consentirà una prima valutazione dei danneggiamenti subiti dalle aziende nel territorio comunale e i documenti (foto e scheda danni) potranno essere utilizzati dalle imprese non appena il Comune richiederà la dichiarazione di stato di calamità naturale.

 

Da quel momento gli uffici delle Associazioni predisporranno la dichiarazione dei danni a immobili, a macchinari, ad impianti e attrezzature, alle scorte, agli automezzi o ai mezzi di lavoro, (ruspe, ecc.) e a tutto ciò che è di pertinenza dell’azienda. Si potrà così provvedere ad inoltrare la pratica agli organismi competenti.

Si anticipa che le aziende artigiane iscritte all’Ebret in regola coi versamenti, con la sola esclusione di quelle edili, potranno richiedere all’ente:

– un contributo per interventi di ripristino del ciclo produttivo interrotto a seguito di calamità naturali nella misura del 30% dei costi sostenuti e per un importo massimo pari a 5.200 euro.

“Non ci fermeremo comunque qui – annunciano CNA, Confartigianato e Confindustria. A sostegno delle attività colpite, chiediamo alle banche locali di attivare apposite linee di credito ad hoc che possano consentire alle imprese di riattivare il ciclo produttivo in breve tempo e fronteggiare al meglio le criticità e per garantire alle imprese la possibilità di accedere nei tempi più rapidi possibili ad eventuali misure regionali che dovessero essere previste”.