Vicenza, 23 apr. (AdnKronos) – “La Resistenza, i valori di libertà e democrazia che l’hanno ispirata, hanno un profondo significato anche oggi: in una fase delicata e complessa della storia dell’Italia repubblicana, segnata dalla delegittimazione continua dell’avversario politico e dalla crescente frammentazione del tessuto sociale, è un punto di riferimento vitale pensare che dei giovani meno che ventenni, nati e cresciuti durante il fascismo, frastornati dalla sua propaganda, dalle sue certezze assolute e dall’assenza pressoché totale di riscontri o alternative, abbiano saputo guardare nella propria coscienza ed abbiano deciso di abbattere la schiavitù, la dittatura, per instaurare la libertà e la democrazia, all’indomani dell’8 settembre 1943, nel disorientamento generale e nel crollo di ogni riferimento istituzionale”. Lo sottolinea all’Adnkronos Francesco Tessarolo, vicentino, presidente nazionale della Fivl (Federazione italiana Volontari della libertà).
“La loro è stata anzitutto una scelta morale, di coscienza civile e, a distanza di 72 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, crediamo sia giunto il momento di dare il giusto risalto non solo alle vicende belliche che segnarono la lotta di liberazione, ma anche, e soprattutto, agli aspetti etici ed ideali che la accompagnarono e portarono alla nascita della Repubblica italiana: fu questa scelta di fondo che mise insieme intellettuali e contadini, giovani ed anziani, militari esperti e renitenti che non avevano mai imbracciato un’arma, non credenti e cattolici praticanti, uomini e donne, permettendo loro di andare oltre l’indignazione temporanea e la comoda attesa per rinsaldare i vincoli, tanto preziosi quanto fragili, del bene comune”, ricorda.