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280.000 euro per i progetti del bando Digital Health Program

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Milano, 13 ott. (AdnKronos) – La ricerca scientifica passa al digitale. È di 280.000 euro il finanziamento di Gilead Sciences al bando Digital Health Program, riservato a enti di ricerca e ad Associazioni pazienti italiane per la realizzazione di servizi e strumenti che, attraverso le tecnologie digitali, possano migliorare qualità di vita e assistenza terapeutica del paziente con HIV, Epatiti virali, Infezioni Fungine Invasive e Patologie Oncoematologiche.
“Come l’anno scorso, abbiamo voluto premiare progetti per lo sviluppo o l’impiego di strumenti tecnologicamente avanzati in infettivologia e oncoematologia che avessero un solido razionale scientifico”, – spiega Massimo Andreoni, membro della commissione giudicatrice del bando e professore ordinario di Malattie Infettive della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’.
I progetti hanno tutti lo stesso obiettivo: attraverso nuovi strumenti come app, chat bot, profili social, programmi di machine learning la tecnologia digitale può aiutare i pazienti a vivere meglio, i medici a stare accanto ai loro assistiti, i ricercatori a trovare prima soluzioni per migliorare l’assistenza terapeutica delle persone affette da patologie croniche.
“Il merito del Digital Health Program di Gilead è certamente quello di focalizzare l’attenzione sull’applicazione del digitale alla salute – continua Andreoni – stuzzicando così l’ingegno di chiunque abbia un interesse in questo senso, sia esso medico, ricercatore o paziente. Ma non va dimenticata anche la fondatezza scientifica di ciò che si vuole realizzare. Un elemento che abbiamo attentamente considerato insieme a originalità e fattibilità nella selezione dei vincitori”.
I 7 vincitori di quest’anno – scelti da una commissione indipendente – si aggiungono ai premiati del 2016, con un finanziamento nel biennio pari a oltre mezzo milione di euro, più della metà erogato ai vincitori di quest’anno.
Nell’edizione 2017 particolare attenzione è stata data alla misurazione d’efficacia, richiesta come parte integrante del progetto presentato ed elemento di valutazione da parte della commissione giudicatrice. “La disponibilità delle tecnologie non rende immediata la loro applicazione in ambito medico-sanitario, né significa che siano davvero utili e efficaci in tale ambito – dice Eugenio Santoro, membro della commissione giudicatrice del Bando – Per questo il Bando richiede che i risultati possano essere misurabili e misurati”.