Palermo, 17 ott. (AdnKronos) – “La legge è uguale per tutti e, quindi, anche quell’immobile va demolito”. A dirlo all’Adnkronos è sindaco di Carini (Palermo), Giovì Monteleone, commentando l’ordinanza di demolizione notificata a don Alessandro Maria Minutella, il parroco ‘dissidente’ allontanato quest’estate dall’arcivescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, dalla chiesa di Romagnolo. La sua nuova chiesa a Carini in contrada San Nicolò è abusiva e va abbattuta. L’ordinanza è stata emessa lo scorso 23 giugno e a giorni è atteso il sopralluogo dei vigili urbani per verificare il rispetto del provvedimento. In caso contrario l’immobile sarà acquisito al patrimonio del Comune.
Sull’abusivismo la posizione del primo cittadino è netta. “Non sono per condoni e sanatorie, ma per il rispetto della legge” dice, ricordando che dal suo insediamento nel 2015 sono state una quindicina le case già abbattute e 90 le ordinanze di acquisizione al patrimonio comunale. “Il problema vero è che con le casse in rosso mancano i soldi per procedere alle demolizioni”. Senza contare poi l’aspetto sociale. “Se si tratta di prime case in cui vivono magari anche minori, disabili o anziani si pone un’altra questione: dove sistemare questa gente. Noi non abbiamo alloggi di edilizia popolare disponibili”. Insomma, pur non volendo parlare di abusivismo di necessità, quello invocato quest’estate dal candidato governatore del M5s, Giancarlo Cancelleri, il sindaco di Carini ammette che “il problema sociale primo o poi scoppierà”.