Roma, 25 feb. (AdnKronos) – Stretta finale per il varo del nuovo piano industriale di Alitalia. Da lunedì prossimo entra nel vivo la presentazione da parte dei vertici dell’aviolinea agli azionisti e stakeholder del business plan passato, in queste settimane, al vaglio degli advisor indipendenti nominati dalla compagnia, Roland Berger e Kpmg. Un passaggio cruciale, quello dei prossimi giorni, in vista dell’illustrazione al Governo, che il 9 gennaio scorso aveva chiesto alla compagnia “un piano dettagliato e condiviso”, e poi ai sindacati che attendono che si scoprano le carte sul capitolo più delicato: quello degli esuberi di personale, dopo che da mesi si parla di possibili eccedenze fino a 2000 unità.
Il giorno della verità, dunque, si avvicina e per arrivarci il cammino è stato più lungo del previsto. Ben più delle tre settimane inizialmente indicate nel vertice del 9 gennaio scorso: dai primi di febbraio la deadline è slittata a fine febbraio. “Il piano ‘rivisto’ sarà presentato alla fine del mese”, aveva annunciato la compagnia al termine del cda del 16 febbraio. Ieri, nel corso dell’incontro con l’azienda sul contratto, i sindacati hanno indicato la metà di marzo per la presentazione del piano industriale.
Quello che è certo è che il tempo stringe: la compagnia chiude il 2016 in profondo rosso (si parla di perdite di gestione intorno ai 600 milioni) e i riflettori sono tutti puntati sulla situazione della liquidità e sulla cassa della compagnia, che preoccupa anche il Governo, come è emerso lunedì scorso nell’incontro con i sindacati al ministero delle Infrastrutture. La compagnia, intanto, ha assicurato di essere in linea con l’obiettivo di arrivare a una riduzione dei costi di almeno 160 milioni nel 2017. Obiettivo che non comprende i risparmi legati alle misure sul costo del lavoro.