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Alitalia: piloti italiani in fuga, all’estero stipendi più pesanti

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Roma, 26 apr. (AdnKronos) – Aquile in fuga dall’Italia. Da oltre 10 anni, complici soprattutto le travagliate vicende di Alitalia, sono sempre più i piloti italiani che hanno deciso di prendere il volo fuori dai confini nazionali. E, ora, di fronte all’epilogo della vertenza sul nuovo piano industriale bocciato dai lavoratori e a un futuro carico di incertezze ed incognite, una nuova folta pattuglia, circa 350, secondo l’allarme lanciato dai sindacati già nei mesi scorsi e diventato ancora più pressante nei giorni caldi della trattativa, è pronta fare le valigie per andare verso lidi dove il futuro professionale appare più solido, con prospettive di buste paga più pesanti e di carriere più veloci.
Tanto più che all’estero, dall’Europa all’Estremo Oriente passando per i Paesi del Golfo, comandanti e primi ufficiali italiani non hanno difficoltà a trovare impiego. Le loro competenze, preparazione e professionalità, unanimemente riconosciute, trovano, infatti, porte spalancate nelle compagnie straniere, siano esse di linea che executive. A rendere poi allettante la sfida sono sicuramente le retribuzioni ma anche l’intero pacchetto dei benefit che ai piloti viene offerto: scuola per i figli, alloggio, trasporto, assistenza medica, oltre alle facilitazioni di viaggio.
Il fenomeno non è nuovo. I primi esodi sono cominciati, ad esempio, già nel 2006 quando numerosi primi ufficiali sono partiti alla volta di Dubai. Lì Emirates, compagnia che aveva messo in campo un grande piano di sviluppo con ingenti investimenti in nuovi aerei, reclutava personale straniero e i piloti italiani erano i benvenuti. Poi, successivamente alla privatizzazione di Alitalia con l’arrivo dei ‘capitani coraggiosi’, altri piloti sono approdati in Turkish Airlines, altra compagnia in espansione, e in Qatar Airways. E certo la lontananza dall’Italia non ha spaventato quei naviganti che hanno deciso di andare in Estremo Oriente. Molti sono i piloti che ora volano in Vietnam, China Eastern, Singapore, Cathay Pacific e Korean. E proprio dall’Est in queste settimane sono stati contattati piloti Alitalia, che ora potrebbero fare il grande passo.