Milano, 26 giu. (AdnKronos) – Un Pd tradito dalla sua stessa offerta politica. Il risultato dei ballottaggi alla recente tornata amministrativa, fotografa questo secondo Pippo Civati, parlamentare, fondatore e segretario di Possibile, che commentando l’esito del voto con l’Adnkronos spiega: “se l’offerta politica che c’è è questa, le persone non vanno a votare perché non si riconoscono”. Per altro, il fatto che i democratici “non capiscano e non valorizzino il dato dell’astensione” sta proprio a indicare plasticamente “il problema che hanno”. “Tutti arretrano in termini assoluti e il Pd più di altri – insiste Civati – anche perché ha tradito tanti elettori” che sono alla ricerca di “una proposta riconoscibile a sinistra”.
Per altro, secondo Civati, il Pd “ormai è diventato quella cosa lì, un partito che ha quel segretario lì, che tira dritto sì, tira a destra”. “Berlusconi non è mai stato un avversario” evidenzia ancora, mettendo in luce l”errore”, commesso ad esempio a Verona, dove l’indicazione del Pd era stata di sostenere la ex senatrice leghista Patrizia Bisinella, candidata contro il centrodestra (con Federico Sboarina). Il filo tra “Renzi e Tosi ha indebolito il Pd”.
Rispetto alla scarsa affluenza, Civati mette in evidenza innanzitutto la “follia di votare l’ultima domenica utile, facendo per altro scivolare il ballottaggio fuori dalla finestra elettorale. Una follia – insiste – in una paese come il nostro”. Poi, certamente, va rilevato il disinteresse degli italiani che “non si sentono di decidere su elezioni non così appassionanti”. E poi, “i trasformismi non aiutano nemmeno la partecipazione”.