Home Nazionale Banche venete: ok Governo a salvataggio, parte sana a Intesa Sp/Adnkronos

Banche venete: ok Governo a salvataggio, parte sana a Intesa Sp/Adnkronos

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Roma, 25 giu. (AdnKronos) – – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Un intervento, sottolinea al termine del Cdm in una conferenza stampa, il premier Paolo Gentiloni, che “si indirizza a favore dei correntisti e dei risparmiatori di queste due banche, a favore dei lavoratori dei due istituti e a favore dell’economia del territorio, uno dei territori più importanti per il nostro sistema Paese”. Ma non solo. Questo intervento “molto urgente e necessario” garantisce “la buona salute del nostro sistema bancario che è cruciale per continuare sulla strada di una graduale ripresa che abbiamo finalemente imboccato”.
L’operazione, spiega il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, prevede la separazione delle attività “sane” dei due istituti da quelle “malate”: “una good bank e una bad bank -spiega- dove saranno collocate tutte le attività in sofferenza”. Per la banca ‘buona’, rileva il ministro, è stata selezionata, dopo un esame trasparente, Intesa Sp “che ha presentato l’offerta più significativa”. Le due banche venete, aggiunge, “cesseranno di operare come banche venete ma continueranno ad operare come componenti del gruppo Intesa Sp e non ci sarà alcun interruzione dello servizio agli sportelli”.
L’esborso per lo Stato, complessivamente, “ammonta a circa 5,5 miliardi di euro”: infatti, rileva Padoan, “lo Stato mette a disposizione risorse ad Intesa Sp per un ammontare di 4,785 miiliardi relativi ad operazioni necessarie per mantenere la capitalizzazione e il rafforzamento patrimoniale di Banca Intesa a fronte dell’acquisizione delle due banche venete”. In questo modo, aggiunge, “il capital ratio di Intesa Sp non verrà intaccato dall’acquisizione delle due banche venete”. A questi 4,785 miliardi di euro si aggiungerà “un ulteriore esborso di 400 milioni a coperture di garanzie attivate per fronteggiare i rischi legati al completamento della due diligence nei confronti dello stock delle sofferenze”.