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Banche Venete: Zanetti, offerta Intesa non è soluzione

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Roma, 23 giu. (AdnKronos) – “Non vi è dubbio che l’offerta di Banca Intesa, se accettata dall’UE, possa essere considerata un male minore rispetto al bail in, ma è un male gigantesco rispetto a quello che il Governo Gentiloni poteva fare muovendosi prima, con più decisione e meglio, come abbiamo più volte urlato nel silenzio negli ultimi sei mesi”. Ad affermarlo è Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica per il quale “proprio per questo, il ministro Padoan e coloro del suo staff, che lo hanno così malamente supportato sul piano tecnico-tattico, dovrebbero assumersi le responsabilità di quello che non può certo essere definito un buon lavoro”.
“Perché questa non rappresenta nemmeno per sbaglio la soluzione migliore date le circostanze, ma appunto un male minore dopo il fallimento totale di una linea che paga a caro prezzo la collettività. E sarebbe un fallimento – sottolinea Zanetti – che viene dopo una gestione di altri dossier bancari che, a partire dal caso delle quattro banche popolari andate in risoluzione a fine 2015, si è caratterizzata in passato pure per episodi grossolani, totalmente contrari al buon senso e alla tutela degli interessi nazionali, su tutti quello della comunicazione non richiesta alle autorità europee, da veri e propri scolaretti secchioni che non sanno però fare due più due, dell’ultima cessione dei crediti deteriorati fatta da Banca Etruria”.