Home Nazionale Call Center: Assocall a Governo, serve proroga per obbligo comunicazioni

Call Center: Assocall a Governo, serve proroga per obbligo comunicazioni

0

Roma, 25 feb. (AdnKronos) – Entro il 2 marzo prossimo i call center che decidono di localizzare l’attività in un paese non membro della Ue o l’abbiano già fatto prima del 1° gennaio scorso, devono inviare apposita comunicazione al Ministero del lavoro, all’Ispettorato nazionale del lavoro, al Ministero dello sviluppo economico e al Garante della protezione dei dati personali. Ma il problema è che il Ministero del lavoro, ad oggi, non ha ancora predisposto la modulistica e la piattaforma web che consenta l’invio della comunicazione previsto dalla norma. E’ quanto denuncia l’associazione di categoria Assocall, che ha scritto al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato per chiedere una proroga dei termini previsti dalle norme.
La sanzione pecuniaria prevista per il mancato invio, ricorda Assocall, ammonta a 150mila euro. “A fronte della scadenza sempre più imminente, il Ministero non ha predisposto una modalità per l’invio della documentazione. È evidente che questo stia determinando confusione e soprattutto potrebbe causare il mancato rispetto dei termini previsti”, spiega Leonardo Papagni, presidente Assocall, associazione che aggrega 170 aziende a livello nazionale ed aderisce a Confcommercio Imprese per l’Italia, rappresentando nella Confederazione il comparto dei Contact Center Outsourcing che operano in Italia.
“Per questo abbiamo chiesto una proroga al Governo. Considerando che la norma prevede, in caso di inosservanza delle sanzioni, pene devastanti per la maggior parte dei call center, le aziende non possono rischiare di subire multe pesantissime per responsabilità non proprie”, conclude Papagni.