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Codice antimafia: Bindi, buon risultato e bel regalo a Italia

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Roma, 27 set. (AdnKronos) – “Un buon risultato e un bel regalo al Paese. Sono soddisfatta e a nome della commissione Antimafia ringrazio i parlamentari che hanno permesso di concludere con successo un lungo e impegnativo percorso legislativo”. Così a presidente Rosy Bindi, da L’Aja dove si trova in missione con una delegazione della commissione, commenta l’approvazione finale del nuovo Codice antimafia.
“Fin dall’inizio della legislatura -ricorda- avevamo messo in cima all’agenda dei nostri lavori una profonda revisione del Codice antimafia. A questo obiettivo abbiamo dedicato la nostra prima Relazione e poi una organica proposta di riforma che è diventata il testo base del nuovo Codice approvato oggi. La commissione ha dato un impulso decisivo a rafforzare tutto il sistema delle misure di prevenzione patrimoniale. Il nuovo Codice rende più garantista e trasparente la fase del sequestro e della confisca dei beni mafiosi e più efficace il ruolo dell’Agenzia nazionale. Siamo intervenuti con importanti innovazioni legislative per regolare i criteri di nomina e gli incarichi degli amministratori giudiziari; per rafforzare la tutela dei lavoratori in buona fede delle aziende in modo da assicurare la regolarizzazione dei contratti fittizi o al nero; per potenziare le risorse e le competenze dell’Agenzia per rendere più veloce la destinazione finale dei beni”.
“La lotta alle mafie -conclude Bindi- non può rinunciare a colpire i patrimoni accumulati illecitamente dai mafiosi. Le mafie sempre più spesso si servono della corruzione per accrescere la propria capacità di manovra e di infiltrazione nell’economia legale e dobbiamo dotarci di strumenti sempre più incisivi per contrastare diffusi comportamenti criminali. Non è un caso se il ricorso a questo strumento è stato via via esteso anche ad altri reati, dalla tratta al caporalato, dalla corruzione all’evasione fiscale continuativa e seriale”.