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Con la musica si lavora meglio: più produttivi con Coldplay e Vasco Rossi

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Milano, 21 set. (Labitalia) – L’Italia è il secondo paese a livello globale e il primo in Europa nel quale viene ascoltata più musica al lavoro (il primo sono gli Stati Uniti), e Coldplay e Vasco Rossi sono gli “artisti più appropriati da ascoltare quando si lavora”. E la musica fa lavorare meglio: l’88% dei professionisti italiani dice di sentirsi più produttivo quando l’ascolta. Emerge da una ricerca condotta da LinkedIn, in collaborazione con Spotify, per analizzare i diversi tipi di approccio all’ascolto della musica in vari ambienti lavorativi.
I risultati della ricerca sono decisamente interessanti: intanto si scopre che, all’interno della speciale classifica dedicata ai paesi nei quali si ascolta di più la musica per lavorare meglio, l’Italia (85%) supera di misura nazioni come Spagna (83%) e Francia (73%), attestandosi come prima in Europa, e seconda a livello globale dopo gli Stati Uniti (87%).
Più dei tre quarti dei professionisti tricolore pensa inoltre che la musica li renda più produttivi, mentre più della metà dei lavoratori (56%) che ascoltano musica in ufficio sostengono che aumenta la motivazione, migliora la creatività (52%) e trasmette una sensazione di calma (39%). Ci sono anche altri vantaggi, ad esempio il 17% dei lavoratori ammette di ascoltare musica per coprire il rumore prodotto dai colleghi soprattutto negli open space.
Secondo le evidenze emerse dalla ricerca, inoltre, gli uomini (87%) ascoltano più musica delle donne (83%) sul luogo di lavoro e i Coldplay hanno ottenuto il titolo di “Desktop of the Pops”, in qualità di “artista più appropriato da ascoltare quando si lavora” (44%), superando Vasco Rossi (33%) e gli U2 (31%).
Tra le canzoni più ascoltate, troviamo “Viva La Vida” (35%) al primo posto, seguita a ruota da “Bohemian rapsody” (30%) e “Another brick in the wall” (23%) che chiude il podio di questa speciale classifica. A sottolineare come il pop (61%) sia il genere preferito dai professionisti, insieme alla musica classica (30%) e al rock (30%).
“Anche per noi, in LinkedIn Italia, la musica -ha commentato Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkedIn- è molto importante. A tal punto che nei nostri uffici abbiamo voluto ci fossero anche chitarre e bassi che rappresentano le nostre passioni e il nostro modo di essere. La maniera in cui ci comportiamo sul lavoro, infatti, ha un ruolo molto importante per lo sviluppo del nostro brand professionale, quindi è essenziale tenere presente che cosa vogliamo comunicare di noi agli altri, sia online che offline. Ascoltare musica può avere effetti positivi sui livelli di produttività, creatività e motivazione”.
“In ogni caso -aggiunge- in particolare in un momento come questo nel quale le aziende scelgono di organizzare i propri uffici come grandi open space, per favorire la comunicazione e la condivisione di informazioni tra i loro dipendenti, è importante che ogni professionista consideri di essere sempre rispettoso nei confronti degli altri e chieda il parere dei colleghi prima di alzare la musica a tutto volume il lunedì mattina”.
Pur essendo il genere del momento in Italia, il rap risulta essere il meno ascoltato in ufficio poiché, gli intervistati pensano che questo genere non favorisca la concentrazione per il suo ritmo deciso e l’inclinazione a canticchiare i successi hip-hop. In questo contesto, gli artisti meno adatti da ascoltare nell’ambiente di lavoro sono i re del tormentone dell’ultima estate in Italia: Fedez (29%), seguito da J-Ax (28%). Chiude al terzo posto Fabri Fibra (26%).
“Sappiamo bene quanto la musica sia importante, in particolare nei momenti legati all’attività lavorativa. Per questo abbiamo realizzato colonne sonore specifiche per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza, come ‘Massima Concentrazione’, con sonorità vicine alla musica classica, o ‘Lavorare con la Musica’, per chi preferisce un sottofondo più indie e alternativo”, spiega Veronica Diquattro, Managing Director Southern and Eastern Europe di Spotify.
“Naturalmente da noi in Spotify la musica accompagna l’intera giornata del team, fin dai primi momenti della giornata di lavoro. Come succede spesso negli uffici, i gusti dei componenti del team sono molto vari. Ascoltare diversi generi musicali, quindi, è sempre un modo per scoprire nuova musica. Inoltre, siamo fortunati ad avere un editor dedicato all’Italia, che spesso sceglie la musica giusta per motivare il team”, spiega Diquattro.
Per chi è in cerca della colonna sonora giusta per le proprie giornate di lavoro, LinkedIn e Spotify hanno stilato la “playlist definitiva per l’ufficio”: 50 brani particolarmente adatti per l’ambiente di lavoro, selezionati a partire dalle playlist più ascoltate negli uffici di tutta Italia. Gli artisti più appropriati da ascoltare sul lavoro scelti dalla playlist creata da LinkedIn e Spotify per l’Italia sono: Coldplay (44%), Vasco Rossi (33%), U2 (31%),Tiziano Ferro (30%), Ed Sheran (25%). Gli artisti meno appropriati da ascoltare sul lavoro sono Fedez (29%), J-Ax (28%), Fabri Fibra (26%),Gue Pequeno (20%), Marracash (15%).
Per riportare l’armonia nell’ambiente di lavoro, LinkedIn ha collaborato con Hauke Egermann, medico specializzato in psicologia della musica, che ha dato alcuni suggerimenti utili: considerare la musica parte integrante del proprio brand professionale, verificare i criteri dell’ambiente di lavoro per l’ascolto di musica, favorire la concentrazione, rispettare i colleghi.