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Consulenti del lavoro: Bologna provincia più competitiva su occupazione

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Napoli, 2 mag. (Labitalia) – E’ la provincia di Bologna a conquistare il primo posto nella speciale graduatoria delle province italiane per competitività occupazionale stilata dall’osservatorio statistico dei consulenti del lavoro per il 2016 all’interno della seconda edizione del rapporto ‘Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province italiane’, e presentato a Napoli durante la giornata di chiusura del 9° congresso nazionale di categoria.
Il rapporto, infatti, analizza, tra le altre cose, il mercato del lavoro anche attraverso un ‘indice sintetico di efficienza e di innovazione (Labour market efficiency and innovation index)’ e stila la graduatoria tenendo conto di tasso d’occupazione (15-64 anni); tasso di non Neet (15-29 anni), più è alto il valore dell’indice minore è la quota di giovani che non lavorano non studiano e nemmeno sono in formazione; rapporto tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile, che segnala la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e l’aumento dell’occupazione complessiva; quota di occupati che esercitano professioni altamente qualificate, che lavorano nei settori più innovativi; quota di lavoratori con contratti standard e cioè la minore presenza di lavoratori ”precari” maggiormente esposti al rischio di povertà.
E nella classifica Bologna cresce di una posizione rispetto al 2015 pur non primeggiando in nessuno dei 5 indicatori; segue Milano, che occupava la prima posizione nel 2015 e che presenta la quota più alta di occupati che esercitano professioni altamente qualificate. Valori elevati anche nelle altre province lombarde: Lecco (3° posto), Monza e Brianza (4° posto), Lodi (9° posto), Como (10° posto), Pavia (11° posto), Cremona (18°posto) e Varese (20° posto). Il gruppo con le peggiori performance (dall’89° al 110° posto) vede 5 province del Sud Italia: Agrigento, Barletta-Andria-Trani, Crotone, Medio Campidano e Caltanissetta. La provincia di Barletta-Andria-Trani (con il più elevato gender gap nell’occupazione) è una delle cinque province pugliesi con i valori peggiori dell’indice, insieme a Foggia, Taranto, Lecce e Brindisi. Nel gruppo anche tutte le province calabresi e due capoluoghi regionali: Napoli al 97° posto e Palermo al 100° posto (in compagnia della maggioranza delle province siciliane).