Roma, 16 ago. (AdnKronos) – “Da grandissimo e lungimirante uomo di Stato”, capì che dopo gli eventi del 1989 culminati con la caduta del Muro di Berlino, era arrivato il momento di scrivere un nuovo patto costituzionale. Marcello Pera, filosofo ed ex presidente del Senato, invita a riflettere su questo aspetto legato al pensiero e all’azione politica di Francesco Cossiga, di cui domani ricorre il settimo anniversario della morte.
“La sua eredità più importante che mi sento di mettere in risalto -sottolinea Pera all’Adnkronos- è che molto prima di altri aveva capito che era necessaria la riforma della Costituzione italiana. Infatti, caduto il Muro di Berlino, venuti meno vecchi equilibri e la ragion d’essere dell’esclusione di alcune forze politiche, occorreva un nuovo patto costituzionale. Lo disse con chiarezza e con largo anticipo, provò a farlo capire in tutti i modi, purtroppo senza riuscirci”.
“Basta rileggersi il messaggio che inviò alle Camere, un testo che andrebbe continuamente letto e studiato e che sciaguratamente non ha avuto seguito, lasciando così l’Italia con una Costituzione che non rappresenta più lo sviluppo della sua storia”.