Padova, 18 apr. (AdnKronos) – “E’ uno scambio inaccettabile”. Non ha dubbi Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom di Padova, che respinge l’idea del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan che, non più tardi di ieri, “ha adombrato l’idea di un “ragionevole scambio” fra aliquote Iva e cuneo fiscale”.
“Nel nostro Paese – continua Bertin – sembra sia impossibile parlare di diminuzione della pressione fiscale. E’ ovvio che siamo d’accordo con la riduzione del cuneo fiscale, così come siamo d’accordo sul taglio dell’Irpef ma non certo in danno dell’Iva altrimenti sembra di essere in presenza del gioco delle tre carte: tassa vince, tassa perde, ma chi ci perderebbe realmente sarebbero i consumi che, in caso di aumento dell’Iva, subirebbero una gelata che nessuno di noi auspica con evidenti riflessi su occupazione e investimenti”.
“Che l’auspicio sia condiviso anche in altre sedi rispetto al ministero dell’Economia, lo testimonia la presa di posizione, a stretto giro di posta, dell’ex premier Matteo Renzi che, quasi a smentire il ministro, ha detto che “nel Def c’è scritto chiaramente che l’aumento non ci sarà, dunque non aumenteremo l’Iva”, ricorda Bertin.