Home Nazionale Di Maio al mercato di Ballarò: “Onorevole, venga a sporcarsi le mani”

Di Maio al mercato di Ballarò: “Onorevole, venga a sporcarsi le mani”

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Palermo, 17 ott. (AdnKronos) – “Onorevole, venga a sporcarsi le mani, venga”. Sono le otto del mattino e lo storico mercato di Ballarò a Palermo inizia a popolarsi. Il pescivendolo che sta sistemando il pesce sul bancone, appena vede Luigi Di Maio, che passeggia con il candidato alla Regione, Giancarlo Cancelleri, lo invita a “sporcarsi le mani”. E il leader del M5S prima continua a passeggiare, poi, quando viene richiamato con voce più forte: “Onorevole!”, si gira, si ferma e gli risponde: “Quando vuole lei, le vengo a dare una mano”. Dura più di un’ora il giro dell’aspirante premier grillino a sostegno di Cancelleri. C’è chi si lamenta per l’introduzione della Ztl nel centro storico (“Qua non si lavora più”), e chi chiede lavoro. “Onore’, qualcosa di buono c’è per noi?”, gli chiede un ambulante. E Di Maio: “Speriamo il 5 novembre…”.
Un altro commerciante, un ottantenne, gli stringe la mano ma gli dice, in dialetto stretto: “Sono a Ballarò da 60 anni e ne ho viste di cotte e di crude. Sono passati in tanti, qui e tutti a fare promesse. Siete tutti uguali”. Quando Di Maio e Cancelleri gli ripetono che “noi non siamo come gli altri, perché siamo stati gli unici a restituire parte dello stipendio”, il vecchietto si infervora e dice, sempre in palermitano: “Quannu truvati a tavula cunzata, diventati tutti i stissi” (Quando trovate la tavola imbandita, diventate tutti uguali ndr). Ma i due grillini insistono: “Noi siamo diversi, metteteci alla prova”. Un pescivendolo, quando riconosce Luigi Di Maio, gli grida: “Va travagghia (vai a lavorare ndr)”, ma il vicepresidente della Camera fila dritto. Poi, ci sono i simpatizzanti del M5S. Come un giovane venditore ambulante di limoni, Armando Marascia, che ha piazzato tre cartelloni sul suo bancone. Tutti a favore di Cancelleri e del M5S. “Keep calm and Cancelleri fo president”, si legge sul primo con il prezzo dei limoni al kg. E più giù si legge: “Chi trova un amico trova un tesoro. Lo sa bene chi ha votato il ‘Rosatellum bis’, la legge per salvare i condannati e farli eleggere ai seggi esteri”.
Di Maio e Cancelleri si fermano per dieci minuti con il giovane ambulante e gli chiedono un parere sull’esito del voto. “Visto che incontrate tanta gente, i vostri ‘sondaggi’ quotidiani che dicono?”, dice Cancelleri. E Armando Marascia, il giovane Marascia risponde: “Molti dicono che votano per te ma poi non lo fanno”. Con Di Maio e Cancelleri c’è anche Ugo Forello, candidato a sindaco di Palermo per il M5S.
Il giro prosegue verso il produttore di ricotta. C’è chi vorrebbe farla assaggiare a Cancelleri, ma il candidato rifiuta con gentilezza. “Alle otto del mattina non ce la posso fare…”, dice. Ma la sosta è obbligatoria. Ci sono due ambulanti che si lamentano ancora per la Ztl: “Qui, ormai non si lavora più. Come fa la gente a venire se non può prendere la macchina?”. Cancelleri e Di Maio annuiscono ma non dicono nulla. Sono quasi le dieci e il giro durato un’ora e mezza finisce nella piazza principale di Ballarò. Luigi Di Maio e Giancarlo Cancelleri si congedano dai simpatizzanti, dopo qualche selfie, immancabile, e si avviano verso una nuova giornata del tour elettorale che proseguirà fino al 3 novembre, quando arriverà a Palermo anche il comico Beppe Grillo.