Home Nazionale Editoria: Tempo di Libri, quelli per bambini sempre più esportati (2)

Editoria: Tempo di Libri, quelli per bambini sempre più esportati (2)

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(AdnKronos) – L’Europa continua a essere il principale paese da cui si acquistano i diritti: rappresenta il 62,2% dei titoli acquistati ed è in leggero calo rispetto all’anno precedente (-6% sul 2015). Il secondo è il Nord America con il 33% di quota e una crescita del 3,4% sul 2015. Si nota anche un interesse verso il Pacifico: rappresentano appena il 4% ma con un +352,9% sul 2015. In generale l’indagine realizzata da Aie e Ice Agenzia conferma la capacità degli editori italiani di offrire autori, generi diversi ai loro colleghi stranieri e di esplorare letterature e mercati nuovi rispetto a quelli europei, più tradizionali.
E i piccoli? Comprano più diritti all’estero di quelli che vendono, anche per la naturale necessità in fase di avvio di crearsi un catalogo importante. E forse anche per rispondere alle curiosità di un lettore che vuole conoscere autori, letterature e culture di Paesi diversi. Cresce però la loro capacità di vendere all’estero (anche come probabile effetto traino che negli anni scorso hanno fatto alcuni marchi editoriali; anche se i numeri in termini assoluti rimangono piccoli). L’export dei diritti raggiunge il 12,5% (+31,9% sul 2015) mentre l’acquisto dei diritti è il 46,2% (+4,5% sul 2015).
Le coedizioni sono un altro tassello importante dei processi di internazionalizzazione dell’editoria italiana. Nel 2016 sono state 1.102 le coedizioni realizzate con gli editori stranieri. Due i generi che si impongono: quello dei Bambini e Ragazzi (57,7%) e quello degli gli Illustrati (18,5%). Due settori i cui costi di produzione possono essere abbattuti quando uno stesso titolo (o una collana) viene realizzato da più partner internazionali in modo da contenere i prezzi di copertina di prodotti in cui il ‘colore’ e la qualità della carta incide in maniera significativa sui costi di produzione.